Nasce “Jusur”, rivista della Lega Mondiale Musulmana

Nasce la nuova rivista della Lega Mondiale Musulmana. Si chiamerà "Jusur" e sarà diretta dal professor Wael Farouq. Diventerà un luogo d'incontro per tutti i valori umani, in cui ci si ritrova uniti nonostante le diverse credenze religiose

“Non esiste cultura che non abbia un cuore che batta con l’amore di Dio. E tra tutti i popoli, in ogni lingua e in ogni scuola di pensiero politico o economico, il Profeta Muhammad, che Dio lo benedica e gli conceda la pace, è presente in qualche forma con il suo messaggio sacro. La Lega Mondiale Musulmana è quindi per definizione una casa per ogni popolo, lingua, cultura e scuola di pensiero”. Comincia così l’editoriale del direttore Wael Farouq professore di lingua e cultura araba presso l’Università Cattolica, che dirigerà la nuova rivista Jusur, nata dalla volontà della Lega Mondiale Musulmana di abbracciare la pluralità umana nella sua pienezza. Il neonato periodico sarà un crogiolo di tutti gli elementi che compongono l’umanità, un incontro per tutti i valori umani condivisi in cui ci si ritrova uniti nonostante le diverse credenze religiose.

Jusur è una parola araba al plurale. Tra i molteplici significati della sua radice, “andare via” e “passare attraverso” rendono bene la determinazione con cui gli articoli presenti vogliano aprire nuovi orizzonti, tracciando un cammino da percorrere insieme verso il futuro.

Non si vuole tanto aprire un dialogo che può concludersi in accordo o in disaccordo, ma gettare le basi per un futuro che unisca i popoli.

Il dossier del primo numero parla di ciò che maggiormente unisce le genti, nonostante le differenze: il cibo, di cui nessuno può fare a meno. 

Ma le sorprese non si fermano qui.

Sfogliando le pagine si leggerà un’intervista esclusiva al professor Charles Taylor, una profonda riflessione su ciò che è accaduto a Salman Rushdie, un reportage sul dialogo interreligioso durante il G20, attraverso le parole di Bernhard Scholz, e tanto altro… 

Un numero che mira a dimostrare la specificità e la ricca diversità di ogni identità e che dà un’ipotesi chiara su come riformare il presente nella speranza di andare verso un futuro migliore.