Gli Emirati Arabi Uniti e l’India hanno concluso il primo contratto petrolifero, denominato in dirham e in rupie, e non più in dollari. In base al deal rivoluzionario la società petrolifera di Abu Dhabi (Abu Dhabi National Oil Company, ADNOC) fornirà circa un milione di barili di greggio a Indian Oil Corporation Limited, IOCL, mentre per i pagamenti saranno usate esclusivamente le valute dei due Paesi.
Questo è il primo contratto petrolifero con gli Emirati Arabi nella storia dell’India, che è stato denominato in valute locali. Grazie ai pagamenti in rupie, in dirham e non più in dollari diventerà possibile abbassare i costi delle transazioni bancarie, nonché di ridurre notevolmente i tempi necessari per far arrivare i bonifici a destinazione. Come ha dichiarato un rappresentante dell’Ambasciata indiana negli Emirati Arabi “i pagamenti reciproci in monete dell’India e degli Emirati Arabi aumenteranno il peso della rupia e del dirham nel commercio internazionale”.
Lo scorso luglio, durante la visita ufficiale a Dubai del premier indiano, Narendra Modi, l’India e gli Emirati Arabi hanno firmato i due memorandum d’intesa, volti a rafforzare l’uso delle valute nazionali nel commercio bilaterale. Inoltre saranno collegati tra di loro i sistemi di telecomunicazioni interbancari dei due Paesi.
Gli Emirati Arabi sono il quarto maggiore fornitore petrolifero dell’India che l’anno scorso ha esportato verso i trader indiani greggio per 31,5 miliardi di dollari.
Per essere proprio precisi il contratto riguardante la vendita di petrolio è stato il secondo denominato in monete nazionali. La prima vendita denominata in rupie e in dirham era stata quella di 25 chili di oro esportati dagli Emirati Arabi alle gioiellerie indiane.