Olimpiadi di Parigi: traballa la cerimonia di apertura

Decine di ballerini che dovranno partecipare alla cerimonia solenne del venerdì 26 luglio, hanno proclamato lo sciopero, denunciato una "vergognosa disparità salariale"

Una delle mascotte delle Olimpiadi-2024 a Parigi

È in forse l’inizio solenne e quanto pittoresco delle Olimpiadi-2024 a Parigi. A pochi giorni dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, decine tra ballerine e ballerini hanno bloccato lunedì 22 luglio le prove principali: 150 persone, che dovrebbero esibirsi venerdì sera del 26 luglio, hanno rifiutato di ballare e sono rimaste ferme con i pugni alzati in segno di protesta contro la disparità salariale. Come ha scritto l’agenzia d’informazione francese “France Info” i danzatori “protestato per ottenere migliori condizioni di lavoro”.

Secondo i media francesi, in totale durante la cerimonia di apertura di venerdì sulla Senna a Parigi dovranno esibirsi circa 3.000 ballerini, musicisti e attori. All’origine della protesta c’è una disputa di lunga data tra il sindacato francese degli artisti (SFA), e il produttore della cerimonia di apertura.

Il Sindacato francese SFA è un’unione professionale nazionale aperta a tutti gli artisti (drammatici, coreografici, lirici, varietà, circo, burattinai e artisti tradizionali) ad eccezione di musicisti e strumentisti e direttori. È affiliato alla “National Federation of Audiovisual Spectacle and Cultural Action Unions of the General Confederation of Labour” (CGT) e alla “International Federation of Actors”.

Secondo “France Info” il sindacato SFA “ha annunciato uno sciopero proprio per il giorno della cerimonia di apertura”, denunciando una disparità di retribuzione tra i vari ballerini. Come ha dichiarato alla agenzia d’informazione “AFP” un membro dirigente del sindacato SFA “per risparmiare il comitato organizzatore dei Giochi olimpici ha assunto 300 ballerini precari a condizioni veramente vergognose”.

Non è escluso che gli organizzatori dovranno cambiare all’ultimo momento la sceneggiatura dello spettacolo, escludendo i numeri nei quali sarebbero coinvolti i danzatori ribelli.