Papa Francesco: la tecnologia unisca e non divida

Il Pontefice invita a guardare meno gli schermi e a guardarsi di più negli occhi, per scoprire ciò che conta davvero, che siamo fratelli, sorelle, figli dello stesso Padre.

La Sala Stampa della Santa Sede informa sulle condizioni di salute di Papa Francesco, convalescente nella sua residenza vaticana, a Casa Santa Marta dal 23 marzo scorso, giorno in cui ha concluso il suo ricovero dal Policlinico Gemelli per la polmonite bilaterale. Il Pontefice ha effettuato nei giorni scorsi le analisi del sangue che hanno mostrato valori nella norma e anche una lastra toracica dalla quale è emerso un miglioramento del quadro infettivo polmonare.

È un quadro di stazionarietà che vede tuttavia lievi miglioramenti su respiro, voce e mobilità di Papa Francesco, di umore buono, che lavora e concelebra ogni giorno la Messa in cappellina.

Intanto il Papa nel videomessaggio, registrato prima del ricovero al Policlinico Gemelli, ha trasmesso ai fedeli, a tutte le persone di buona volontà una sua visione sull’uso delle nuove tecnologie. Francesco esorta ad usare gli strumenti tecnologici “per aiutare i poveri. Per migliorare la vita dei malati e delle persone diversamente abili”, per prendersi cura della casa comune, per incontrarci “come fratelli”, rispettando “la dignità delle persone” e affrontando “le crisi del nostro tempo”.

Per il Papa bisogna guardare meno gli schermi e guardarsi di più negli occhi, per scoprire ciò che conta davvero: siamo fratelli, sorelle, figli dello stesso Padre: “Se trascorriamo più tempo con il cellulare che con le persone, qualcosa non va”, ha detto Papa Francesco, sottolineando che “lo schermo ci fa dimenticare che dietro ci sono persone reali che respirano, ridono e piangono”. E allora se “è vero” che “la tecnologia è frutto dell’intelligenza che Dio ci ha donato”, “bisogna” però “usarla bene” è l’invito del Pontefice, “non può avvantaggiare solo alcuni, mentre altri restano esclusi”.

La tecnologia va dunque usata “per unire, non per dividere”. Per questo il Papa, in questo mese, chiede di pregare “perché l’uso delle nuove tecnologie non sostituisca le relazioni umane”.