Gli ultimi sondaggi danno i candidati in pareggio: un male per Kamala Harris
E’ sempre più incerta la volata verso le elezioni presidenziali statunitensi che si terranno il 5 novembre 2024, anche se in molti hanno già avuto la possibilità di votare (qui si possono approfondire tutti gli aspetti del complicato sistema elettorale americano).
Già da qualche settimana i media statunitensi davano l’aggancio come cosa fatta: il Congresso democratico di agosto e il dibattito televisivo tra i candidati di settembre avevano dato slancio a Kamala Harris, ma ora il piccolo vantaggio accumulato sembra essere annullato. Anche il sondaggio del New York Times/Siena College, che ancora pochi giorni fa dava Trump dietro di 3 punti, segnala nell’ultima versione un pareggio con ognuno dei candidati che otterrebbe il 48% delle preferenze.
Il New York Times sottolinea che raramente i pronostici a pochi giorni del voto hanno evidenziato un elettorato così equamente diviso e che questo andrebbe a svantaggio della viceprsidente visto che nelle recenti tornate elettorali i democratici erano in vantaggio nei numeri relativi al voto popolare anche quando hanno poi perso la corsa alla Casa Bianca. Questo a causa dei componenti del Collegio elettorale che sono eletti, Stato per Stato, con il sistema maggioritario semplice (che vince in uno Stato prende tutti i Grandi elettori che formano il Collegio).
Siena College sottolinea anche che Trump è in testa tra gli uomini, l’elettorato bianco e nel Sud e nel Midwest mentre Kamala Harris nella costa ovest e a nord est ed è preferita tra gli elettori non bianchi.