Proteste di agricoltori in Francia: inizia un’altra settimana “difficile”

Il ministero dell’Interno francese annuncia la mobilitazione di migliaia di poliziotti in vista della grande protesta agricola prevista lunedì su Parigi e in altre grandi città del Paese

Il ministro dell’Interno della Francia, Gérald Darmanin

Mentre migliaia di trattori si stanno di nuovo muovendo verso la capitale francese, il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha annunciato che 15.000 membri delle forze dell’ordine “verranno schierati per impedire l’ingresso dei trattori a Parigi e nelle altre grandi città francesi”.

La Federazione Nazionale dei Sindacati di Esperti Agricoli (FNSEA) e i Jeunes Agriculteurs (I Giovani Agricoltori, JA) dell’area parigina hanno annunciato sabato sera che inizieranno un “assedio totale alla capitale” a partire da lunedì 29 gennaio. Questa mossa, che coinvolge agricoltori di 12 dipartimenti, è volta a bloccare tutte le strade principali verso Parigi, in una protesta a tempo indeterminato.

Dazi elevati, bassi guadagni e difficoltà amministrative hanno reso il lavoro nel settore agricolo in Francia molto complicato. Inoltre gli agricoltori francesi, come i colleghi tedeschi, lamentano che i nuovi standard europei sull’ambiente e sulla coltivazione sono troppo stringenti e costosi da applicare.

Nelle ultime settimane la mobilitazione degli agricoltori è cresciuta rapidamente in Francia, partendo dal sud-ovest e ora si estende fino alle porte di Parigi. Le richieste dei contadini sono indirizzate al nuovo primo ministro, Gabriel Attal, che venerdì ha incontrato alcuni rappresentanti del movimento degli agricoltori, annunciando “dieci misure immediate di semplificazione” e la creazione di un progetto di legge sull’orientamento agricolo.

Tuttavia, i principali sindacati agricoli ritengono tali misure insufficienti e hanno deciso di continuare con le loro proteste. Arnaud Rousseau, presidente della FNSEA, ha affermato che gli annunci del Governo “non rispondono a tutte le domande” poste dal settore, dopodiché i trattori hanno bloccato l’autostrada A1 a nord della capitale, mentre la Coordination Rurale, uno dei sindacati in rivolta, punta a bloccare il mercato di Rungis (foto sotto), il più grande d’Europa e uno snodo cruciale per l’approvvigionamento della capitale. La situazione è stata definita “senza precedenti” da Vinci Autoroutes, la società che gestisce le autostrade interessate. Infatti, i tratti autostradali soprattutto nel sud del Paese sono stati bloccati per quasi 400 chilometri, creando un’ampia interruzione del traffico.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dato istruzioni per garantire il normale funzionamento del mercato di Rungis e degli aeroporti di Orly e Roissy, evitando così gravi disagi. Blindati della gendarmeria sono stati posizionati attorno a Rungis e all’aeroporto di Roissy per prevenire possibili blocchi, e lo stesso approccio sarà adottato per altri aeroporti e mercati importanti.

E mentre le organizzazioni sindacali agricole annunciano un “assedio della capitale per una durata indeterminata”, il ministro Darmanin ha chiesto alle forze dell’ordine di “intervenire solo in caso di gravi degradazioni o aggressioni”.