Russia: a Mosca alle celebrazioni della Vittoria sul nazifascismo saranno presenti circa 30 capi di Stato

Il presidente della Russia, Vladimir Putin, intende visitare la Cina a fine agosto o all'inizio di settembre di quest’anno.

I veterani

Il Cremlino ha annunciato che alla parata militare sulla Piazza Rossa della capitale russa per l’80mo anniversario della Vittoria dell’URSS sul nazifascismo nella Grande guerra patriottica (Seconda guerra mondiale) il 9 maggio prossimo parteciperanno 29 capi di Stato stranieri. Nel corso di una conferenza stampa il consigliere presidenziale russo, Jurij Ushakov, ha detto ai giornalisti che il presidente, Vladimir Putin, ha personalmente invitato numerosi ospiti stranieri: “Ci aspettiamo che 29 leader dei Paesi che abbiamo invitato partecipino alla Parata della Vittoria”, ha dichiarato Ushakov, precisando che saranno presenti a Mosca i leader (in ordine alfabetico) dell’Armenia, dell’Azerbaigian, Bielorussia, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, dell’Uzbekistan, dell’Abkhazia, delle Bosnia Erzegovina, del Brasile, del Burkina Faso, del Congo, di Cuba, dell’Egitto, della Guinea Equatoriale, dell’Etiopia, della Guinea-Bissau, del Laos, della Mongolia, del Myanmar, della Palestina, della Serbia, della Slovacchia, dell’Ossezia del Sud, del Venezuela, del Vietnam e dello Zimbabwe.

A partire dal mercoledì, 7 maggio sono previsti i numerosi colloqui al vertice tra Putin e i leader esteri in arrivo a Mosca. Per primo, Putin, riceverà al Cremlino per colloqui il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, con il quale firmerà anche un accordo di cooperazione strategica. “Considerando l’approfondimento qualitativo delle relazioni Russia-Venezuela, è stato concordato un accordo interstatale di cooperazione e partenariato strategico per consolidare la loro natura speciale. I presidenti firmeranno questo accordo il 7 maggio, subito dopo i colloqui”, ha detto Ushakov.

Il Cremlino dedica un’attenzione particolare al summit Russia-Cina, in programma per l’8 maggio prossimo. “L’evento principale dell’8 maggio è la visita ufficiale a Mosca del presidente della Cina, Xi Jinping. La visita ufficiale sarà piuttosto movimentata. I negoziati inizieranno in un formato ristretto e poi saranno proseguiti in un formato allargato”, ha detto Ushakov, secondo il quale i leader discuteranno “di un’ampia gamma di temi dell’agenda bilaterale e internazionale e anche di tutte le questioni sia economiche che energetiche”. Dopo i colloqui Putin e Xi Jinping firmeranno una serie di dichiarazioni che riguarderanno l’ulteriore approfondimento delle relazioni tra Mosca e Pechino. “Saranno adottate dichiarazioni congiunte dei leader.

La prima è la dichiarazione congiunta sull’ulteriore rafforzamento delle relazioni di partenariato globale e di cooperazione strategica che sono entrate in una nuova era, in commemorazione dell’80mo Anniversario della Vittoria dell’Unione Sovietica nella Grande guerra patriottica, e anche della resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese”. Inoltre i due leader adotteranno una dichiarazione congiunta speciale “sulla stabilità strategica globale”, ha detto Ushakov, secondo il quale “attualmente le relazioni tra la Russia e la Cina sono al livello più alto della storia”.

In questo ambito Ushakov ha annunciato che il presidente Putin, “intende visitare la Cina a fine agosto o all’inizio di settembre”.

Nel pomeriggio di venerdì, 9 maggio, Vladimir Putin, incontrerà il primo ministro slovacco, Robert Fico: “È imminente un incontro tra il presidente della Russia e il presidente del governo della Repubblica Slovacca, Robert Fico. Molti probabilmente ricordano che Fico ha recentemente visitato la Russia alla fine di dicembre 2024, e tutti sanno anche che l’attuale leadership slovacca e il primo ministro in persona sono favorevoli a preservare la verità storica sugli eventi della Seconda guerra mondiale, il ruolo della Russia nella liberazione della Slovacchia e dell’Europa dal nazismo, e onorare la memoria dei soldati caduti dell’Armata Rossa. Naturalmente, saranno discusse anche questioni bilaterali e temi internazionali, tra cui la situazione in Ucraina”, ha detto infine Ushakov.