Il summit al Cremlino tra Vladimir Putin e Xi Jinping: i nostri due Paesi sono “buoni vicini” e “veri amici”, costruiremo insieme un mondo multipolare, equo e ci opporremo all’egemonia e alla politica di potenza.
I colloqui al vertice tra il presidente della Russia, Vladimir Putin, e l’omologo cinese, Xi Jinping, faranno leva sulle relazioni bilaterali, sulla cooperazione strategica tra i due Paesi vicini, nonché sulle principali questioni internazionali e regionali di interesse comune. Inoltre il summit russo-cinese “darà un forte impulso allo sviluppo del partenariato strategico onnicomprensivo tra i due Paesi nella nuova era”.
Il presidente cinese, Xi Jinping, insieme ad altri leader internazionali, era arrivato mercoledì, 7 maggio, nella capitale russa in occasione delle celebrazioni per l’80mo anniversario della Vittoria sovietica sul nazi-fascismo nella Grande guerra patriottica (la Seconda guerra mondiale). L’arrivo degli ospiti internazionali è stato messo a rischio dal più massiccio attacco di droni da combattimento ucraini – più di 500 velivoli – contro gli aeroporti di Mosca.
I colloqui con Xi Jinping hanno aperto tutta serie di incontri bilaterali tra Putin e i capi di Stato da tutto il mondo. “La Russia e la Cina si impegnano congiuntamente a difendere la verità storica sulla Grande guerra patriottica (la Seconda guerra mondiale) e a contrastare le moderne forme di neonazismo e militarismo”, ha dichiarato Putin all’apertura dell’incontro al Cremlino con Xi Jinping.
“Insieme ai nostri amici cinesi – ha sottolineato il presidente della Federazione Russa – restiamo saldamente in guardia della verità storica, proteggiamo la memoria degli eventi degli anni di guerra e contrastiamo le moderne manifestazioni di neonazismo e militarismo”. Il presidente russo ha ringraziato Xi Jinping per aver preso parte alle commemorazioni, come aveva già fatto in occasione del 70mo anniversario nel 2015: “Sono grato che abbiate deciso di venire a condividere con noi questa celebrazione, sacra per il nostro Paese”, ha detto Putin, secondo il quale “il 9 maggio, un reparto dei militari dell’Esercito popolare di liberazione cinese, prenderanno parte alla parata sulla Piazza Rossa, in occasione della ricorrenza”.
Da parte sua Xi Jinping ha sottolineato che la Cina è pronta a collaborare con la Russia per difendere la verità storica sulla Seconda guerra mondiale e contrastare le “azioni unilaterali e la dittatura autoritaria” nel mondo: “Oggi, di fronte alla tendenza negativa delle azioni unilaterali e della dittatura autoritaria nel mondo, la Cina è pronta ad assumersi congiuntamente, insieme alla Russia, in quanto grandi potenze mondiali e membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU, una speciale responsabilità con senso del dovere, per difendere con coraggio la verità sulla storia della Seconda guerra mondiale”, ha dichiarato il leader, ringraziando Putin per l’invito alle celebrazioni.
“Caro signor Presidente, mio caro amico, cari ministri russi, sono molto lieto di visitare nuovamente la Russia su invito del mio amico presidente Putin e di prendere parte alle celebrazioni in onore dell’80° anniversario della Vittoria dell’Unione sovietica nella Grande guerra patriottica”, ha dichiarato Xi Jinping.
La Cina e la Russia “sono buoni vicini che non possono essere allontanati, veri amici che condividono il bene e il male e buoni partner che raggiungono il successo reciproco” ha detto ancora il presidente cinese. “La relazione Cina-Russia, indipendente, matura e tenace, non solo ha portato grandi benefici ai popoli dei due Paesi, ma ha anche dato importanti contributi al mantenimento della stabilità strategica globale e alla promozione di un mondo multipolare, equo e ordinato”, ha sottolineato Xi Jinping.
In questo ambito e nel quadro dei cambiamenti nel panorama globale, la Cina e la Russia lavoreranno insieme per salvaguardare fermamente il sistema internazionale incentrato sulle Nazioni Unite e “si opporranno risolutamente all’egemonia e alla politica di potenza”. In quanto due grandi potenze e i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU, la Cina e la Russia – secondo Xi Jinping – hanno la responsabilità di difendere l’ordine internazionale e promuovere la costruzione di un sistema di governance globale “più equo e ragionevole”.