La Russia “accoglie con favore” i previsti contatti “diretti o indiretti” tra gli Stati Uniti e l’Iran sul suo programma nucleare.
Il giorno in cui a Mosca si sono tenute a porte chiuse le consultazioni trilaterali tra la Russia, la Cina e l’Iran sul futuro del programma nucleare iraniano, la Duma di Stato (la Camera bassa del Parlamento russo) ha ratificato il trattato di partenariato strategico tra la Russia e l’Iran. Mosca e Teheran hanno firmato l’accordo a gennaio del 2025, a margine del summit nella capitale russa tra il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, e l’omologo iraniano, Masoud Pezeshkian (nella foto).
Come ha scritto in un comunicato l’Ufficio stampa della Duma il Trattato russo-iraniano è composto da 47 articoli e contiene numerosi passaggi riguardo alla cooperazione tecnico-militare tra i due Paesi, nonché alla sicurezza internazionale”. Non ci sono le intese, simili all’articolo 5 della NATO, in base al quale un’eventuale aggressione contro uno degli Stati-membri, significa l’aggressione contro l’intero blocco, ma un dei capitoli del Trattato russo-iraniano prevede che “in caso di attacco a una delle due parti, l’altra non fornirà alcuna assistenza tecnica e militare o di altro tipo all’aggressore”.
Intanto il Cremlino ha annunciato che la Russia “accoglie con favore” i previsti contatti diretti e indiretti tra gli Stati Uniti e l’Iran sul suo programma nucleare, previsti in Oman. Come ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrj Peskov, durante una conferenza stampa “sappiamo che sono previsti alcuni contatti, diretti e indiretti, in Oman. E, naturalmente, questo è da accogliere con favore perché può portare a un’attenuazione delle tensioni intorno all’Iran”, ha detto Peskov ai giornalisti.
Secondo una fonte “molto ben informata”, citata dall’emittente statunitense “CNN” sarà l’inviato del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per il Medio Oriente, Steve Witkoff, a guidare la delegazione statunitense nei colloqui su un nuovo accordo nucleare con l’Iran, in programma per il sabato, 12 aprile, in Oman. La “CNN” ha sottolineato che secondo questa fonte si tratterà davvero di “colloqui diretti” tra le due parti, come affermato dallo stesso presidente USA, Donald Trump. Ci si aspetta che le due parti discuteranno della denuclearizzazione dell’Iran. L’Iran ha subito smentito l’informazione riguardo ai “contatti diretti”, ma ha precisato che Teheran “sarebbe aperto alla possibilità di colloqui diretti, se quelli indiretti andranno bene”.