La Russia e l’Iran proseguono la costruzione del corridoio di trasporto Nord-Sud che una volta realizzato, sarà lungo 7.200 chilometri.
Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, e il suo omologo iraniano, Masoud Pezeshkian (nella foto), hanno firmato venerdì, 17 gennaio, al Cremlino un Accordo di partenariato strategico globale. Secondo l’ufficio stampa di Putin, l’Accordo “è destinato a sostituire l’attuale Trattato sui fondamenti delle relazioni e sui principi della cooperazione tra la Russia e l’Iran, firmato nel 2001”.
Secondo le fonti del Cremlino i lavori di preparazione del nuovo Accordo erano iniziati nel 2022, mentre lo scorso giugno è stato annunciato che le “parti si sono accordate sul contenuto del documento, destinato a portare i legami bilaterali tra Mosca e Teheran a un nuovo livello molto più alto”.
L’Accordo di partenariato strategico rappresenta “un documento di svolta fondamentale” sia per lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra la Russia e l’Iran, che per lo sviluppo dell’intera regione eurasiatica. Come ha dichiarato il presidente russo durante una conferenza stampa congiunta con Pezeshkian a seguito dei colloqui russo-iraniani “questo è il significato dell’Accordo interstatale firmato sul partenariato strategico globale. Esso stabilisce compiti ambiziosi e delinea parametri di riferimento per approfondire la cooperazione bilaterale a lungo termine. In politica e sicurezza, nel commercio, negli investimenti e nella sfera umanitaria. Questo documento davvero rivoluzionario mira a creare le condizioni necessarie per uno sviluppo stabile e sostenibile della Russia e dell’Iran e dell’intera regione eurasiatica”, ha dichiarato Putin.
Prima di firmare l’Accordo, Putin e Pezeshkian hanno discusso in maniera molto dettagliata le questioni riguardanti lo sviluppo della cooperazione economica. Putin ha sottolineato che la Russia e l’Iran sono due partner importanti per il commercio, la finanza e gli investimenti: “Il ritmo della cooperazione russo-iraniana in questi settori è in costante aumento. Nei primi dieci mesi dello scorso anno, l’interscambio è aumentato del 15,5 per cento. È particolarmente importante che i nostri Paesi siano passati quasi completamente ai pagamenti reciproci in valute nazionali, si sforzino di costruire canali sostenibili di credito e cooperazione bancaria e lavorino per interfacciare i sistemi di pagamento nazionali. Così, nel 2024, la quota di transazioni in rubli russi e in rial iraniani ha superato il 95% di tutte le transazioni commerciali bilaterali”, ha dichiarato il presidente russo.
Da parte sua il presidente iraniano ha annunciato che nel 2025 entrerà in funzione un sistema di pagamenti internazionali tra la Russia e l’Iran simile allo SWIFT occidentale, che i due Paesi non possono usare a causa delle sanzioni anti-russe e anti-iraniane. Un altro aspetto molto importante della cooperazione bilaterale è l’energia. La Russia e l’Iran devono rinnovare le rotte di approvvigionamento energetico, ha detto Pezeshkian: “Abbiamo bisogno di rinnovare il tracciato di fornitura di carburante ed energia, è una questione su cui i nostri colleghi stanno lavorando da molto tempo. Siamo pronti ad aggiornare e ripristinare la possibilità di fornire questa merce. Come per il gas, l’elettricità, come per altri prodotti energetici”, ha dichiarato il presidente iraniano. Pezeshkian ha anche sottolineato che è necessario “rimuovere qualsiasi ostacolo per far sì che le vie di approvvigionamento energetico funzionino a favore dei due Paesi e della Grande Eurasia”.
In questo contesto Putin ha sottolineato che il progetto di gasdotto dalla Russia all’Iran e il corridoio di trasporti Nord-Sud (nella foto in rosso) saranno realizzati: “Questi progetti – ha dichiarato Putin – sono in fase di sviluppo. E presumiamo che saranno realizzati”. Il corridoio Nord-Sud è una rotta intercontinentale e intermodale di trasporto che partendo dal porto di San Pietroburgo (Mar Baltico), in Russia, arriverà non solo fino ai porti iraniani di Bandar Abbas, del Golfo Persico e di Chabahar, del Golfo di Oman, ma anche fino al porto di Mumbai, in India. La lunghezza totale del corridoio, una volta realizzato, sarà di circa 7.200 chilometri.
Infine per quanto riguarda il conflitto russo-ucraino, Pezeshkian ha dichiarato che l’Iran è favorevole alla risoluzione politica: “Impegnarsi nelle ostilità e nella guerra non è una soluzione ai problemi. Siamo favorevoli a una soluzione politica della questione tra Ucraina e Russia. Dovremmo rispettarci a vicenda. Naturalmente, i Paesi occidentali non dovrebbero costringere gli altri a sottomettersi a loro stessi”, ha sottolineato il presidente iraniano.