Russia: presentata la strategia energetica fino al 2050

Colloqui sull’energia tra la Russia e il Kurdistan iracheno.

Aleksandr Novak

Il vice primo ministro della Russia con la delega all’energia, Aleksandr Novak (nella foto), ha presentato la strategia energetica del Cremlino fino al 2050. Secondo Novak si prevede che nel corso dei prossimi 25 anni la domanda globale di risorse energetiche aumenterà rispetto ai livelli attuali di almeno il 20 per cento.

In questo ambito entro il 2050 la produzione petrolifera annuale in Russia dovrà raggiungere quota di 540 milioni di tonnellate, mentre le esportazioni di petrolio in base al cosiddetto “scenario target” raggiungeranno i 235 milioni di tonnellate all’anno. La raffinazione del petrolio entro il 2050, ha dichiarato Novak, raggiungerà quota di 283 milioni di tonnellate.

Mentre l’Unione europea continua a rifiutare l’energia russa, Mosca sviluppa la cooperazione energetica con i Paesi del Sud Globale. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha discusso di progetti congiunti su combustibili ed energia con il presidente del Kurdistan iracheno, Nechirvan Barzani. A margine del Forum diplomatico di Antalya, in Turchia, le parti hanno discusso “alcune questioni pratiche relative all’ulteriore sviluppo delle relazioni tradizionalmente amichevoli tra la Russia, l’Iraq e il Kurdistan iracheno”, si legge in una nota, diffusa dal ministero degli Esteri russo. È stato confermato l’interesse a rafforzare la cooperazione multiforme, inclusa l’attuazione di una serie di progetti congiunti nel settore del carburante e dell’energia nel territorio della regione del Kurdistan.