I due veterani erano stati i primi a raggiungere la Stazione spaziale internazionale con il nuovo vettore della Boeing che però ha avuto diversi problemi
Doveva durare una settimana la permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) del 61 enne Butch Wilmore e della 58 enne Sunita Williams, veterani statunitensi della NASA, i primi astronauti ad aver raggiunto la base spaziale con la navicella Starliner di Boeing.
Il nuovo vettore, il secondo statunitense capace di riportare uomini nello spazio dopo la Dragon 2 della SpaceX di Elon Musk, era decollato dalla Florida il 5 giugno dopo che il programma della Boeing era stato ritardato di anni. Inizialmente il ritorno sulla Terra era fissato dopo 8 giorni ma alcune anomalie riscontrate durante il viaggio, in particolare alcuni problemi e ai motori e perdite di elio. Così la data di rientro dei due astronauti è stata posticipata al 13 giugno, poi al 18, quindi al 22 e al 26 ma anche quest’ultima data non sarà rispettata e il nuovo “giorno x” è fissato “a data da destinarsi”.
Secondo quanto spiegato dalla NASA questo nuovo rinvio è dovuto alla volontà di “prendersi il tempo necessario” per esaminare al meglio i problemi riscontrati. Di sicuro alla Boeing, dopo i vari problemi riscontrati recentemente con l’aeromobile 737 Max, che fanno seguito ad alcuni incidenti mortali dello stesso modello avvenuti nel 2018 e nel 2019 e che avevano portato alla morte di 346 persone, vogliono prendersi tutta la prudenza possibile. Nel frattempo SpaceX aveva effettuato il primo volo con equipaggio gi nel 2020 e ha già all’attivo 8 voli di andata e ritorno con astronauti verso la ISS.