Il Paese asiatico non è ancora riuscito a superare la crisi, causata dalla pandemia di Covid-19
Nello Sri Lanka, uno dei Paesi meno agiati del sud-est asiatico, i 17 milioni di aventi diritto al voto sono stati chiamati oggi (sabato 21 settembre per chi legge) per eleggere un nuovo presidente del Paese.
Gotabaya Rajapaksa, ex presidente, eletto nel 2019, non ha completato il suo mandato dopo essere stato costretto a rassegnare le proprie dimissioni dalle proteste popolari di massa, causate da una interminabile crisi economica.
Dopo le dimissioni di Gotabaya Rajapaksa, il Parlamento dello Sri Lanka ha nominato nel 2022 come presidente ad interim, Ranil Wickremesinghe, che ha voluto organizzare le elezioni presidenziali per “essere eletto dal popolo, non dal Parlamento”. Ranil Wickremesinghe si è presentato al voto come candidato indipendente.
I primi risultati ufficiali dovranno essere annunciati dalla Commissione elettorale dopo le 23 ore locali (le 20 in Europa).
I principali concorrenti di Ranil Wickremesinghe sono Sajith Premadasa, Anura Kumara Dissanayake e Namal Rajapaksa. La lista completa dei candidati comprende 39 persone, tutti uomini.
La campagna elettorale è stata dominata da temi economici. Ranil Wickremesinghe ha cercato di enfatizzare i risultati, ottenuti dal suo governo nel risanamento economico dello Sri Lanka. Gli avversari sostengono invece che nei due anni passati Ranil Wickremesinghe “abbia fatto poco o niente per risanare l’economia”, denunciano le intese tra lo Sri Lanka e le istituzioni finanziarie internazionali e vorrebbero rinegoziare l’accordo col Fondo monetario internazionale (FMI). Lo Sri Lanka ha fatto fatica a risollevarsi economicamente dopo la crisi causata dalla pandemia di Covid-19, che aveva fatto crollare il turismo e quindi l’afflusso di valuta estera, usata per le importazioni di merci di prima necessità.
La Commissione elettorale ha scelto la giornata di sabato per favorire la partecipazione, dopo la scarsa affluenza alle urne, che alle presidenziali del 2019 aveva appena superato il 52 per cento. Come ha annunciato un rappresentante della Commissione elettorale nazionale dello Sri Lanka “si vota con un sistema classificato in cui gli elettori possono esprimere fino a tre preferenze”. Se nessun candidato al primo turno riuscirà a raccogliere più del 50% dei voti favorevoli, dalle liste saranno eliminati tutti i candidati successivi ai primi due. Dopodiché si procederà a un secondo conteggio per redistribuire gli altri voti di preferenza, per decretare alla fine un vincitore che abbia la maggioranza assoluta.
Come ricordano i media dello Sri Lanka “tradizionalmente la maggior parte degli elettori esprime non tre ma una sola preferenza e nelle precedenti elezioni c’è sempre stato un candidato che ha subito ottenuto la maggioranza assoluta”. Stando ai risultati dei recenti sondaggi d’opinione nessuno dei principali candidati, compreso il presidente uscente, supera il 50% delle preferenze. Il più favorito è Dissayanake al 48% dei consensi degli elettori, seguono Premadasa (25%) e il presidente uscente Wickremesinghe al 20 per cento.