I guai giudiziari che sta Donald Trump sta affrontando non sembrano frenare la sua corsa alle prossime elezioni, anzi…
L’ex presidente degli Stati uniti, come noto, ha intenzione di candidarsi alle Presidenziali del 2024 e al momento stacca nettamente ogni altro concorrente alle primarie del Partito Repubblicano. Secondo un sondaggio di New York Times-Sienna, Trump ha il 54% delle preferenze mentre il governatore della Florida Ron DeSantis si ferma solo al 17%. 37 punti percentuali di distacco, una vera e propria montagna da scalare per il principale rivale di Trump. Poco meno che comparse sarebbero invece gli altri 10 candidati repubblicani che sono scesi in campo per concorrere alla prossime elezioni: dall’ex vicepresidente Mike Pence, al senatore Tim Scott, passando per l’ex governatrice del South Carolina Nikki Haley, nessuno di loro supererebbe il 3%.
Donald Trump è in vantaggio in ogni area geografica e in ogni gruppo demografico e sembra essere ininfluente anche la dispersione del voto tra gli innumerevoli candidati alle primarie. Un distacco che a 6 mesi dal voto è senza precedenti nella storia repubblicana e che vede Mike Pence, il principale avversario, incapace di sfondare persino nel suo stato, la Florida, e che si attesterebbe solo al 9% fra gli over 65 e al 13% per cento fra gli elettori meno istruiti, due categorie che contano in maniera determinante nelle dinamiche repubblicane.
I guai giudiziari dell’ex Presidente, incriminato con vari capi di accusa per aver sottratto documenti secretati e di aver messo in pericolo la sicurezza degli Stati uniti, e con in arrivo ulteriori guai giudiziari legati all’assalto di Capitol Hill, sembrano essere combustibile per la sua corsa elettorale.
“Sono un uomo innocente – ha spiegato Trump in più di un’occasione – L’amministrazione Biden è completamente corrotta. Questa è un’interferenza elettorale e la continuazione delle più grande caccia alle streghe di tutti i tempi. Non stanno perseguitando me, stanno perseguitando voi. Io sto solo cercando di ostacolarli”.
Nel frattempo le spese legali di Donald Trump stanno aumentando a dismisura: secondo il New York Times, il comitato “Save America” avrebbe speso 40 milioni di dollari nei primi 6 mesi di quest’anno per il tycoon e i suoi testimoni.