Turchia: Fitch Ratings promuove il settore bancario

L’agenzia internazionale Fitch Ratings ha rivisto al rialzo le previsioni per il settore bancario della Turchia, cambiando la prospettiva da “neutrale” a “in miglioramento”. Come hanno scritto gli analisti della Fitch Ratings in un comunicato “negli ultimi tempi è cresciuta la fiducia degli investitori strategici nel quadro politico della Turchia, portando a un miglioramento la posizione delle riserve valutarie della Banca centrale della Turchia”. Inoltre sono state migliorate le possibilità di accesso degli istituti di credito  della Turchia alle risorse finanziarie estere.

In questo contesto il quotidiano turco “Daily Sabah” ha ricordato che dal giugno dello scorso anno, la Banca centrale turca “ha gradualmente aumentato il tasso d’interesse dall’8,5% al 50%, con l’obiettivo di contenere l’inflazione”. Un mese fa il Consiglio per le politiche monetarie della Banca centrale turca ha fermato il ciclo degli aumenti, confermato il tasso di riferimento al 50 per cento.

Ciononostante un portavoce del Regolatore della Turchia ha dichiarato che “l’orientamento restrittivo della politica monetaria sarà mantenuto finché non si otterrà un calo significativo e permanente della tendenza di fondo dell’inflazione mensile”. Vale a dire qualora dovesse verificarsi un peggioramento significativo e permanente dell’inflazione, l’orientamento della politica monetaria verrebbe inasprito di nuovo.

Nel mese di maggio (l’ultimo dato disponibile), l’inflazione annua in Turchia si è attestata al 75,45%, in aumento del 5,65% rispetto al mese precedente, il valore più alto degli ultimi 18 mesi. Tuttavia, il Ministro dell’Economia e delle Finanze turco, Mehmet Simsek, ha cercato di rassicurare sia l’opinione pubblica della Turchia, che gli investitori internazionali, affermando che “il peggio è passato”. L’inflazione è stata trainata principalmente dalla corsa dei prezzi nei settori che sono andati dall’istruzione, agli immobili, alla ristorazione e all’assistenza medica.