Turchia, l’inflazione non si ferma: + 47,83 %

La Turchia continua a combattere, senza successo, contro l’inflazione. Le nuove politiche promosse da Erdogan, che danno priorità all’economia, sembrano non funzionare: l’inflazione ha toccato il 47,83% nel mese di luglio, aumentando il già pessimo dato di giugno quando il dato era stato del + 38,21%. Secondo i numeri diffusi dall’istituto nazionale di statistica Tuik, inoltre, si registra un +9,49% nella crescita dei prezzi da giugno a luglio. Dati che, secondo istituti indipendenti, sono tra l’altro molto sottostimati.

Il recente rialzo dei tassi di interesse deciso dal governatore della Banca centrale turca, Hafize Gaye Erkan, portati dall’8,5 al 15 per cento proprio con l’obiettivo di contrastare l’aumento dell’inflazione non è stato efficace, avvallando l’opinione di diversi analisti chiedevano misure più drastiche.

Tornando ai numeri: i prezzi al consumo sono aumentati del 31% quelli del settore alberghi, café e ristoranti dell’82,62%. Ma aumenti ci sono in un po’ tutti i settori: sanitario +75,95%, alimentare +60,72%, istruzione +53,57%, beni e servizi vari + 52,81%.