Per aiutare i pescatori la Commissione europea ha lanciato un programma che “punta ad inquadrare fattori e tendenze che influenzano la sostenibilità e la redditività a lungo termine del settore della pesca e il benessere delle comunità di pescatori”, con particolare riferimento all’impatto del cambiamento climatico, dell’inquinamento e dell’invecchiamento della forza lavoro
Negli Stati membri dell’Unione europea dove i consumi domestici di pesce sono più alti della media, gli acquisti delle famiglie sono diminuiti in volume di quasi il 17% nel biennio 2021-2022. Tuttavia, a causa dell’aumento dei prezzi, la spesa è salita di oltre dieci punti percentuali rispetto al 2021. Lo scrive Agrisole, un supplemento del quotidiano economico e finanziario italiano Il Sole 24 Ore, che ha analizzato i dati di un recente rapporto sul mercato ittico di EUMOFA, l’Osservatorio europeo del mercato della pesca e dell’acquacoltura.
“Il rialzo dei prezzi – scrive Agrisole – ha avuto un sensibile impatto anche sull’intercambio commerciale con i Paesi terzi. Il valore delle esportazioni dell’Unione europea si è attestato a 8,1 miliardi di euro alla fine del 2022, in aumento del 19% rispetto all’anno precedente”. In termini di quantità, si è registrata invece una contrazione del 5%, pari a 2,3 milioni di tonnellate. Il rialzo in valore delle importazioni è stato più elevato rispetto a quello dell’export della UE. Significative, al riguardo, le cifre relative al salmone: in quantità, le importazioni dell’Unione europea sono diminuite lo scorso anno del 3% rispetto ai risultati registrati nel 2021, ma in valore sono salite di quasi il 30%, toccando il massimo degli ultimi 10 anni pari a 8,4 miliardi di euro.
Nel rapporto di EUROMOFA è stato anche evidenziato che il saldo passivo nell’interscambio commerciale di settore con l’estero è in costante crescita da dieci anni. Nel periodo 2013-2022, il disavanzo è aumentato del 56 per cento.
Per far fronte al preoccupante calo dei consumi di pesce e di prodotti ittici la Commissione europea ha lanciato un progetto denominato “I pescatori del futuro”. Il programma “punta ad inquadrare fattori e tendenze che influenzano la sostenibilità e la redditività a lungo termine del settore della pesca e il benessere delle comunità di pescatori”, con particolare riferimento all’impatto del cambiamento climatico, dell’inquinamento e dell’invecchiamento della forza lavoro.