A partire dal 1° di aprile 2024 l’Ungheria, oltre al gas russo, comincerà a importare anche del gas prodotto in Turchia
L’accordo tra Mosca e Kiev sul transito del gas russo attraverso il territorio ucraino potrà essere sciolto ancora prima della sua scadenza ufficiale, nel dicembre del 2024. I volumi di gas che passano attraverso un sistema di gasdotti ex sovietico sono diminuiti del 60%, mentre in base al contratto la Russia deve comunque pagare all’Ucraina 1,3 miliardi di dollari l’anno. Questi pagamenti stanno suscitando molte critiche dell’opinione pubblica russa. Anche il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che non è una buona idea permettere all’Ucraina di “incassare i soldi russi”.
In attesa del momento cruciale quando il “rubinetto sarà chiuso definitivamente”, molti Paesi est europei, tra cui l’Ungheria, cercano di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. Come ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, l’Ungheria non ha bisogno del transito del gas russo attraverso l’Ucraina perché le forniture ora arrivano attraverso la Turchia lungo il gasdotto del Mar Nero “Turkish Stream”, costruito dal gigante energetico russo, Gazprom.
“Penso che la costruzione (del tratto balcanico) del gasdotto ‘Turkish Stream’ insieme alla Turchia, alla Serbia e alla Bulgaria sia stata un’eccellente decisione. Ora (il gasdotto) garantisce la sicurezza delle nostre importazioni di gas, quindi non abbiamo più bisogno del transito attraverso l’Ucraina. Non importa in effetti per noi cosa deciderà l’Ucraina sul transito del gas russo”, ha sottolineato Szijjarto.
Il capo della diplomazia ungherese ha aggiunto che Budapest aumenterà ulteriormente le forniture di gas dalla Russia lungo il gasdotto Turkish Stream. “L’anno scorso abbiamo importato 5,6 miliardi di metri cubi, quindi c’è ancora spazio per un aumento”, ha detto Szijjarto.
E dal 1° aprile prossimo l’Ungheria inizierà a importare anche del gas naturale turco. I preparativi allo “storico evento” il ministro degli Esteri ungherese li ha discussi a margine del Forum internazionale sull’energia nucleare “Atomexpo-2024” a Sochi, in Russia, con il ministro dell’Energia e delle Risorse naturali della Turchia, Alparslan Bayraktar. “Si avvicina il primo aprile, un giorno storico per la cooperazione energetica turco-ungherese, poiché inizierà il trasporto del gas naturale turco verso l’Ungheria. Secondo l’accordo, nei prossimi mesi arriveranno 275 milioni di metri cubi di gas, il che farà dell’Ungheria il primo Paese non vicino alla Turchia ad iniziare ad esportare del gas naturale prodotto dalla Turchia”, ha scritto il ministro degli Esteri ungherese sulla sua pagina Facebook.