USA, il 2024 inizia con un una crescita del mercato del lavoro

Nonostante i tassi siano stati lasciati invariati dalla Federal riserve per il quarto mese consecutivo, l’economia statunitense dà segni di buona salute. Impressiona in particolare il dato del mercato del lavoro relativo a gennaio 2024: sono stati creati 353.000 nuovi posti di lavoro, e anche il dato di dicembre 2023 è stato rivisto al rialzo (con 330.00 posti creati). Il tasso di disoccupazione è al 3,7% e da due anni rimane sotto la soglia del 4%, non accadeva da 50 anni, secondo quanto afferma Il Sole 24 Ore. Tra i nuovi posti di lavoro creati 74.000 sono alla voce “nuovi impieghi”, 70.000 nella sanità, 45.000 nel retail, 36.000 negli impieghi pubblici, e 23.000 nel manifatturiero. In tutto i 2023 sono stati creati tre milioni di nuovi posti di lavoro. Mentre

Secondo alcuni analisti questa è una delle “armi” in mano al traballante presidente Joe Biden in vista delle prossime presidenziali dove dovrà vedersela molto probabilmente nuovamente con Donald Trump.

La Bidenomics ovvero la politica economica “dal basso verso l’alto” promossa dall’attuale presidente (che si contrappone alla celebre Reaganomics che invece prevedeva un percorso inverso, “dall’alto verso il basso” per stimolare l’economia) sembra aver dato i suoi frutti.

E Biden, commentato i dati sull’occupazione, non ha perso tempo per cavalcare l’onda spiegando che “L’economia americana è la più forte del mondo. Oggi ne abbiamo avuto ulteriori prove” sottolineando inoltre che, oltre il numero dei posti di lavoro cresciuti oltre le aspettative anche i salari medi sono aumentati del 4,48%, secondo quanto dichiarato dal Dipartimento del lavoro.

“La nostra economia ha creato 14,8 milioni di posti di lavoro, da quando sono entrato in carica, la disoccupazione è inferiore al 4% ormai da due anni interi e l’inflazione è stata al livello pre-pandemia del 2% nell’ultimo semestre”. E, in pieno clima di campagna elettorale, Biden ha anche spiegato che la sua missione sarà “ostacolare gli sforzi dei repubblicani al Congresso che mirano ad attuare massicce agevolazioni fiscali per i ricchi e le grandi aziende; tagliare Medicare, Medicaid e Social Security; e aumentare i costi per le famiglie americane”.