Niente da fare per Jim Jordan. Il candidato repubblicano ha perso la prima votazione per la carica di speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti: l’opposizione da parte dei membri del suo stesso partito è stata più dura del previsto e 20 repubblicani si sono rifiutati di votare per il deputato dell’Ohio, espressione della destra trumpiana.
La camera bassa del Congresso non ha più un presidente da quando Kevin McCarthy è stato estromesso due settimane fa da una “rivolta”, sempre espressione della parte più radicale del partito repubblicano.
Il partito democratico ha invece votato compatto per Hakeem Jeffries che ha ottenuto 212 voti conto i 200 di Jordan: per diventare speaker ne servono 217, quindi Jordan può permettersi di perdere solo 4 preferenze tra i 221 repubblicani alla camera bassa.
Senza uno speaker,, la Camera non può approvare nessun disegno di legge e nessuna richiesta di emergenza. Jordan si sente comunque tranquillo: “Stiamo facendo progressi. Mi sento bene”, ha spiegato: un secondo tentativo è previsto già in giornata.