La Camera dei rappresentati statunitense ha dato il via libera all’indagine per l’impeachment di Joe Biden. L’assise, a maggioranza repubblicana, ha votato a favore della procedura nei confronti del presidente degli Stati uniti causata da alcuni affari all’estero collegati al figlio Hunter. La mozione è passata con 221 voti favorevoli e 212 contrari e rappresenta un passo importante del Congresso con il fine di aprire un’inchiesta parlamentare ufficiale e per raccogliere prove. Al presidente non è stata al momento mossa nessuna accusa specifica.
“Invece di fare di tutto per contribuire a migliorare la vita degli americani – ha spiegato Biden – i repubblicani si concentrano sull’attaccarmi con bugie. Invece di dedicarsi al lavoro urgente che deve essere svolto, stanno scegliendo di perdere tempo con questa acrobazia politica infondata che persino i repubblicani al Congresso ammettono non essere supportata dai fatti. Il popolo americano merita di meglio”.
L’appiglio per avviare questa procedura è legata alle disavventure giudiziarie del 53 enne Hunter Biden, in particolare nel periodo tra il 2009 e il 2017, quando Biden senior era vice di Barak Obama. Hunter avrebbe in quel periodo usato la sua parentela per accreditarsi al fine di concludere alcuni affari da milioni di dollari con varie società straniere dall’Ucraina alla Cina. Al momento non ci sono tuttavia prove che Joe Biden abbia agevolato il figlio o abbia beneficiato di questi business, ma solamente la traccia di un prestito da 240.000 dollari fatto dall’allora vice presidente a Hunter e al fratello James.
Il tentativo di rimuovere Biden dall’incarico di presidente sembra in ogni caso destinato a fallire: anche se la Camera votasse per l’impeachment poi il provvedimento dovrebbe passare con i 2/3 dei voti al Senato, dove i repubblicano hanno 51 rappresentanti contro 49 democratici.
Detto questo, l’indagine preoccupa senza dubbio lo staff presidenziale visto che nel 2024 ci saranno le elezioni e Biden dovrebbe ricandidarsi per tornando a competere contro Donald Trump, che è stato sottoposto a impeachment per ben due volte (primo presidente statunitense nella storia), e che sta affrontando quattro processi penali.