USA, la FED lascia fermi i tassi

Probabile un solo taglio entro la fine del 2024

La Federal reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse, fra il 5,25% e il 5,50%, in seguito alla seduta del 12 giugno. I tassi sono bloccati fin dal luglio 2023.

L’inflazione ha rallentato ma è ancora lontana dal tasso “fisiologico” del 2% che rappresenta l’obiettivo della FED e le recenti stime sull’inflazione per il 2024 sono infatti state riviste al rialzo, dal 2,4 al 2,6%.

“Gli indicatori recenti indicano che l’attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto. L’aumento dei posti di lavoro è rimasto forte e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione si è attenuata nell’ultimo anno, ma rimane elevato – si legge in un comunicato della FED – Il Comitato cerca di raggiungere la massima occupazione e un tasso di inflazione del 2% nel lungo periodo. Il Comitato ritiene che nell’ultimo anno i rischi per il raggiungimento degli obiettivi di occupazione e inflazione si siano equilibrati. Le prospettive economiche sono incerte e il Comitato rimane molto attento ai rischi di inflazione”.

I tassi rimangono così al livello più alto da oltre vent’anni anche se viene fatto capire che un taglio possa avvenire entro il 2024, già a settembre, se i dati dell’inflazione continueranno a mostrare segnali confortanti, ma è più probabile a novembre, dopo le elezioni presidenziali fissate per il 5 novembre. 

“Nel considerare eventuali aggiustamenti dell’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali, il Comitato valuterà attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi. Il Comitato non ritiene opportuno ridurre l’intervallo obiettivo finché non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%”.