La banca centrale statunitense ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse dopo ben 15 mesi di continui rialzi.
“Il Comitato cerca di raggiungere la massima occupazione e inflazione al tasso del 2% nel lungo periodo – si legge in una nota della Federal Reserve – A sostegno di questi obiettivi, il Comitato ha deciso di mantenere l’intervallo obiettivo per il tasso sui fondi federali tra il 5 e il 5,25%. Il mantenimento costante della fascia obiettivo in questa riunione consente al Comitato di valutare ulteriori informazioni e le relative implicazioni per la politica monetaria. Nel determinare l’entità di un ulteriore rafforzamento della politica monetaria che potrebbe essere appropriato per riportare l’inflazione al 2 per cento nel tempo, il Comitato terrà conto dell’inasprimento cumulativo della politica monetaria, dei ritardi con cui la politica monetaria influisce sull’attività economica e sull’inflazione, e gli sviluppi della politica economica e finanziaria”.
Un avvertimento insomma: l’inflazione resta alta e sono previsti ulteriori ritocchi al rialzo entro l’anno mentre un taglio nei tassi potrebbe concretizzarsi nel 2024. Questa, votata all’unanimità, è quindi una sorta di pausa di pausa di riflessione in attesa di meglio comprendere le dinamiche economiche nell’immediato futuro.