USA: per il 72% degli elettori Biden dovrebbe rinunciare alla candidatura

Axios: saranno i maggiori donatori del Partito democratico a decidere il futuro della campagna elettorale di Biden

Mark Esper

Secondo i risultati di un sondaggio d’opinione, condotto per conto dell’emittente televisiva CBS News pochi giorni dopo il primo dibattito presidenziale tra Trump e Biden, il 72% degli elettori statunitensi ritiene che il “presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non disponga della salute mentale e cognitiva necessaria” a servire come capo dello Stato. Una percentuale analoga ha affermato che il presidente “non dovrebbe portare avanti la propria candidatura per un secondo mandato alla Casa Bianca”.

Intanto Mark Esper, ex segretario alla Difesa degli Stati Uniti, ha espresso preoccupazione per l’immagine trasmessa dal presidente Joe Biden a livello mondiale in occasione del dibattito fallimentare per i democratici. In un’intervista al canale televisivo CNN, Esper ha detto che l’apparente debolezza “fisica e mentale di Biden” rischia di suscitare dubbi tra gli alleati e gli avversari degli Stati Uniti in merito alla capacità del presidente di svolgere adeguatamente le sue funzioni istituzionali. “È  davvero, davvero grave. Voglio dire, se sei un attore straniero, un alleato o un partner, assisti a questo spettacolo e inizia a dubitare se Biden avrà la forza per servire altri quattro anni?”, ha dichiarato Esper, secondo cui “è impossibile non concludere che la risposta è ‘no’”.

Ma malgrado tutte le critiche la Casa Bianca ha negato che Biden “intenda rinunciare alla propria candidatura” in vista delle elezioni presidenziali di novembre, dopo la deludente prestazione esibita nel corso del primo dibattito presidenziale. Il vice direttore della campagna di Biden, Rob Flaherty, ha anche smentito le indiscrezioni dell’emittente televisiva NBC News secondo cui “Biden e la sua famiglia si sono riuniti a Camp David per decidere il futuro della campagna elettorale, e valutare un abbandono prima della convention nazionale del Partito democratico, in programma per il 19-22 di agosto”.

E mentre il quotidiano The Hill, scrive che la decisione se portare avanti o meno la campagna elettorale “spetterà in ultima analisi allo stesso Biden”, il sito d’informazione Axios ha ipotizzato che “saranno i maggiori donatori del Partito democratico a giudicare i danni effettivamente causati dalla cattiva prestazione del presidente Biden”. Secondo Axios “proprio i grandi donatori potrebbero stabilire se Biden potrà proseguire la propria campagna presidenziale, o se sarà costretto a rinunciare, e lasciare che il Partito democratico scelga un altro candidato prescindendo dall’esito delle primarie”.