USA: reazioni contrastanti allo scambio dei prigionieri con la Russia

Obama: “Grande vittoria diplomatica”. Trump critica scambio prigionieri con Russia.

Vladimir Putin con i russi tornati in patria

Per il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, il rilascio dei prigionieri detenuti in Russia è un successo che dimostra che avere degli alleati conta. Nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca Biden ha sottolineato che si è trattato di “un accordo, frutto di diplomazia e amicizia, mentre non tutte le nazioni possono riuscirci”.

Invece l’ex presidente degli Stati Uniti e candidato presidenziale dei Repubblicani, Donald Trump, ha criticato l’accordo che ha portato allo scambio di prigionieri tra gli Stati Uniti e la Russia, con il supporto di cinque Paesi alleati. “Non abbiamo mai fatto grandi affari”, ha detto Trump in riferimento al negoziato, e ha affermato che i negoziatori statunitensi “sono sempre un motivo di imbarazzo”. Inoltre, l’ex presidente ha espresso dubbi sulle condizioni per la liberazione degli ostaggi: “Li paghiamo? Ci pagano loro? Anzi, ritirate quest’ultima domanda perché sono sicuro che la risposta è No”, ha scritto Trump in un post sul socia Truth.

La risposta è subito arrivata dal predecessore di Trump, l’ex presidente democratico Barack Obama, secondo cui il rilascio dei prigionieri statunitensi è stata una enorme vittoria diplomatica. Come ha scritto Obama, sul social X (ex Twitter) “grazie alle abilità e alla perseveranza del presidente degli USA e della vice presidente, Kamala Harris, e dei nostri alleati, Paul Whelan, Evan Gershkovich, Alsu Kurmasheva, e Vladimir Kara-Murza sono stati rilasciati. È una tremenda vittoria diplomatica e siamo grati che sono diretti a casa con le loro famiglie”, ha scritto Obama su X.

Sia il presidente della Russia, Vladimir Putin, che Biden, affiancato dal vicepresidente, Kamala Harris, hanno accolto, rispettivamente all’aeroporto VIP di Mosca “Vnukovo-2” e alla base aeronautica Andrews, i detenuti rilasciati nell’ambito dello scambio.