John Ratcliffe, capo della Central Intelligence Agency e Serghei Naryshkin, direttore del Servizio dell'intelligence della Russia (SVR) hanno concordato di mantenere “contatti regolari” tra loro.
John Ratcliffe, direttore della CIA statunitense, ha chiamato al telefono Serghei Naryshkin, direttore dei Servizi segreti per l’estero della Federazione Russa(SVR), per rilanciare le relazioni interrotte durante la presidenza di Joe Biden, Durante il colloquio telefonico, primo contatto tra i due funzionari da quando Donald Trump è salito al potere negli Stati Uniti a gennaio, Ratcliffe e Naryshkin si sono messi d’accordo “di mantenere contatti regolari tra loro allo scopo di contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché a ridurre lo scontro nelle relazioni tra Mosca e Washington”.
L’annuncio di questa conversazione telefonica è arrivato mentre le delegazione degli Stati Uniti e dell’Ucraina hanno discusso a Gedda, nell’Arabia Saudita della proposta statunitense di un cessate il fuoco di 30 giorni con la Russia.
Dopo l’incontro con i rappresentanti ucraini il capo della missione USA, il segretario di stato, Marco Rubio, ha sottolineato che gli Stati Uniti avevano avuto contatti “a diversi livelli” con la Russia, che sta “probabilmente valutando” la proposta di un cessate il fuoco in Ucraina. “Ci sono già stati contatti a diversi livelli con le controparti da parte di diversi membri dell’amministrazione. Secondo le voci non confermate ufficialmente nei prossimi giorni a Mosca potrebbe arrivare l’inviato speciale del presidente Trump, Steve Witkoff.
Finora da Mosca non sono giunti commenti alla proposta su un cessate il fuoco, formulata al termine dell’incontro di ieri a Gedda, di un cessate il fuoco di un mese in Ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto che la Russia si aspetta di essere prima aggiornata sul merito dai dirigenti statunitensi coinvolti nei colloqui. Rubio ha ribadito che gli Stati Uniti porteranno “direttamente” la proposta alla Russia: “Diremo – ha spiegato il segretario di Stato – che l’Ucraina è pronta a fermare tutte le attività sul campo di battaglia e a iniziare immediatamente un processo per porre fine in maniera duratura alla guerra. Vedremo quale sarà la risposta. Se sarà sì, sapremo di aver compiuto reali progressi e che vi è una reale possibilità di arrivare alla pace. Se la risposta sarà no, allora (i russi) avranno reso chiare le loro intenzioni”, ha detto Rubio.
Per il Cremlino accettare la proposta americana significherebbe dover fermare l’avanzata nella regione del Donbass, e inoltre accettare la presenza delle truppe ucraine nella regione russa di Kursk. Inoltre Mosca non si fida della macchina propagandistica occidentale che nei tre anni passati dall’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina non ha detto nemmeno una parola di verità sui reali motivi dell’accaduto il 24 febbraio del 2022 e che coglierà l’occasione di un eventuale violazione dell’accordo sul cessate il fuoco per addossare tutte la responsabilità alla Russia.