Il voto divide ancora una volta i repubblicani
Il Senato degli USA ha evitato, ancora una volta in extremis, una legge di finanziamento che evita lo shutdown, ovvero il blocco di diverse agenzie federali e una paralisi del governo. La risoluzione ha ottenuto il via libera alla Camera per poi essere approvato alle prime ore di sabato al Senato con quella che alcuni osservatori definiscono come “una rara dimostrazione di unità bipartisan”.
Il pacchetto approvato è da 1.200 miliardi di dollari e finanzia completamente il governo fino a settembre mettendo fine a una lotta di sei mesi sulla spesa tra democratici e repubblicani. Il provvedimento è passato in Senato con 74 voti favorevoli e 24 contrari, alla Camera il risultato era stato di 286 a 134. Il provvedimento approvato unisce sei proposte di legge di spesa in una sola per finanziare circa tre quarti del governo e include fondi per i dipartimenti di Stato, Sicurezza interna, Difesa, Lavoro, Salute, servizi umani. Dispone anche fondi per le operazioni all’estero e il ramo legislativo.
Lo speaker della Camera, a maggioranza repubblicana, il repubblicano Mike Johnson, per far passare il finanziamento ha dovuto trovare un accordo con i democratici che hanno votato a favore in 185 con 22 contrari. Tra i 213 repubblicani invece sono 101, meno della metà, hanno votato a favore.
Chuck Schumer, il leader della maggioranza al Senato Usa al termine del voto ha spiegato: “È stata una giornata molto lunga e difficile, ma è un bene per il Paese aver raggiunto questo accordo bipartisan. Non è stato facile”.