Vietnam apre alle centrali nucleari “made in Russia”

Le prime due centrali nucleari dovranno essere costruite dalla russa “Rosatom” in Vietnam tra il 2030 e il 2035.

To Lam con la moglie guarda la parata militare sulla Piazza Rossa a Mosca il 9 maggio del 2025

Il Vietnam e la Russia hanno concordato di “avviare il più presto possibile i negoziati costruttivi e firmare accordi per la costruzione di alcune centrali nucleari nel Paese del sud-asiatico”. Una dichiarazione congiunta è stata pubblicata al termine della visita a Mosca del segretario generale del Partito comunista del Vietnam, To Lam (nella foto). “La costruzione in Vietnam delle centrali nucleari con le più avanzate tecnologie russe sarà pienamente conforme alle normative in materia di sicurezza nucleare e radiologica, e finalizzato al beneficio dello sviluppo socio-economico del Paese”, si legge in nota russo-vietnamita.

Dopo una lunga “pausa di riflessione” nel quadro degli sforzi per aumentare la capacità di generazione elettrica a sostegno della sua economia in rapida espansione, il Vietnam ha riattivato i piani per lo sviluppo dell’energia nucleare che erano stati sospesi quasi dieci anni fa. In particolare il Governo di Hanoi punta a far entrare in funzione tra il 2030 e il 2035 le prime due centrali nucleari, con una capacità complessiva fino a 6,4 gigawatt.