Vladimir Putin va in Cina: è senza precedenti l’attuale livello di partenariato strategico tra i due Paesi
Russia e Cina stanno promuovendo la prosperità di entrambe le nazioni attraverso “una cooperazione ampliata, paritaria e reciprocamente vantaggiosa in campo economico e culturale”
Giovedì, 16 maggio, il presidente russo, Vladimir Putin, arriva in Cina in una visita di stato di due giorni, durante la quale si recherà anche nella città nord-orientale di Harbin. Sarà il primo viaggio all’estero del leader russo dopo l’insediamento ufficiale al Cremlino il 7 maggio. In una lunga intervista, rilasciata ai media cinesi, alla vigilia della sua visita in Cina, il presidente russo ha ricordato, che nel 2023 il presidente Xi Jinping “aveva scelto la Russia come prima destinazione” della sua visita di stato appena confermato al vertice della Repubblica popolare per un inedito terzo mandato, tenendo colloqui bilaterali approfonditi per cinque-sei ore, seguiti da eventi ufficiali sostanziali.
“Questo livello senza precedenti di partenariato strategico tra i nostri Paesi ha determinato la mia scelta della Cina come primo Stato da visitare dopo l’insediamento ufficiale come presidente della Federazione Russa”, ha sottolineato Putin, ricordando “le profonde e durature amicizia e cooperazione tra i popoli di Russia e Cina”. Secondo Putin attualmente i rapporti russo-cinesi hanno raggiunto il livello più alto della storia e, nonostante la difficile situazione internazionale, continuano a svilupparsi.
Il partenariato tra Russia e Cina “si basa sempre sull’uguaglianza e sulla fiducia, sul rispetto della sovranità e sulla considerazione degli interessi reciproci. Il presidente Xi Jinping, un leader saggio e visionario, svolge un ruolo speciale e di primo piano nello sviluppo delle relazioni bilaterali”, ha sottolineato Putin, lodando il “genuino desiderio e l’approccio della Cina per risolvere la crisi in Ucraina”.
In questo contesto la Russia e la Cina stanno consolidando “il coordinamento della politica estera nell’interesse della costruzione di un giusto ordine mondiale multipolare” mentre si rafforzano le basi “per il futuro successo del nostro partenariato strategico globale di coordinamento per la nuova era”.