Mancano otto mesi alle presidenziali americane ma tutto ruota già intorno a quella scadenza. In attesa di capire quale sarà il referente a Washington la politica internazionale procede in ordine sparso. Almeno sul fronte occidentale. Macron, Scholz, Sunak sono in preda a un attivismo contraddittorio e reciprocamente controproducente. Come personaggi in cerca d’autore. L’autore che siederà alla Casa Bianca. La prospettiva di un ritorno di Trump stravolge i loro piani. Lo schiacciamento sugli Usa, relativamente agevole con Biden, necessiterebbe difficili rotture o vergognose piroette con l’ex presidente di ritorno. Intanto Tim Murithi, dal Sudafrica, ci spiega che il mondo altro, the Rest, va avanti a prescindere dal West. Che nonostante le lezioni della Storia tenta ancora, ci dice Stefano Pilotto, nuove forzature nei Balcani.
Alessandro Cassieri
Editor in chief