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CORRIERE DELLA SERA: «È un grande onore, un grande onore», dice Trump ai giornalisti affacciandosi dallo Studio Ovale dopo pranzo. «Stavo guardando e hanno detto che è americano e ho detto: grandioso». Poco prima il presidente aveva scritto sul suo social Truth: «Congratulazioni al Cardinale Robert Francis Prevost. È un tale onore scoprire che è il primo Papa americano. Che eccitazione e che Grande Onore per il nostro Paese. Non vedo l’ora di incontrare Papa Leone XIV. Sarà un momento molto significativo!» Tra i commentatori c’è stata grande eccitazione nel momento in cui si è scoperto che il Papa è per la prima volta nella storia un americano, benché non si trattasse del Cardinale Dolan di New York al quale il presidente aveva dato una sorta di endorsement (pur precisando di non avere preferenze e scherzando che Papa voleva essere lui). Ma Laura Loomer, attivista di estrema destra che ha spinto Trump a licenziare parte del suo Consiglio di sicurezza nazionale, è stata tra i primi a criticare il nuovo Papa con un tweet sul social X: è «anti-Trump, anti-Maga, favorevole alle frontiere aperte e un marxista totale come il Papa Francesco. Per i cattolici non c’è in vista niente di buono. Un altro burattino marxista in Vaticano».

IL FATTO QUOTIDIANO: “Caro amico Xi”. È la sua undicesima visita a Mosca da quando guida la Repubblica popolare, ma il primo incontro tra leader da quando Trump è diventato presidente degli Stati Uniti e ha dichiarato guerra commerciale a Pechino. Col conflitto dei dazi Usa ancora in corso, Xi rimarrà nella Federazione quattro giorni: Putin ricambierà gli omaggi il prossimo 3 settembre, quando si recherà in Cina per celebrare il Giorno della Vittoria contro il Giappone. Amici e ancora di più: è stato il presidente Putin ieri a dire che Cina e Russia hanno raggiunto “il più alto livello nella storia” delle loro relazioni. È unità d’intenti reciproca, più di un’alleanza, per “difendere con determinazione gli interessi e i diritti dei nostri paesi e di tutti i Paesi in via di sviluppo”. Dopo quattro ore di colloqui, oltre 20 i documenti di cooperazione bilaterale firmati, insieme a una dichiarazione congiunta per un “partenariato globale e di interazione strategica”.

AVVENIRE: Ad Haiti, scossa dalla guerra tra gang, quasi 13mila persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case a causa di attacchi armati a Petite Rivie're de l'Artibonite, a nord della capitale Portau- Prince. Decine di persone sarebbero state uccise e molte abitazioni danneggiate. La maggior parte degli sfollati è ospitata da famiglie locali, mentre altri si trovano in siti di accoglienza, compresi quasi una dozzina di centri aperti in risposta alla crisi umanitaria. L'insicurezza persistente ha costretto alla chiusura di altri quattro siti che ospitavano quasi 500 persone. Seconde le organizzazioni umanitarie, le gang criminali hanno anche attaccato installazioni della polizia e danneggiato infrastrutture agricole.

CORRIERE DELLA SERA: Lo scontro tra India e Pakistan è salito ancora di livello ieri con le due potenze atomiche che per la prima volta si sono accusate di aver preso di mira strutture militari vicino ad aree densamente popolate. La vita si è fermata ieri mattina a Lahore, la gigantesca capitale del Punjab pachistano, quando sono risuonate esplosioni che hanno fatto tremare i suoi 14 milioni abitanti. Un drone indiano avrebbe danneggiato un sito militare vicino alla città, un altro è stato distrutto vicino all’aeroporto: immediata la sospensione dei voli in alcuni scali. Altri droni minacciosi sono stati intercettati tra Karachi e Rawalpindi, dove hanno sede i vertici delle Forze armate, vicino alla capitale. Islamabad ha parlato di nuova «grave provocazione» da parte di New Delhi: «Abbiamo abbattuto finora 25 droni di fabbricazione israeliana lanciati dall’India», ha annunciato ieri il tenente generale Ahmed Sharif Chaudhry, portavoce dell’esercito. Il ministero della Difesa indiano ha comunicato che le operazioni, condotte con i droni e almeno un missile, puntavano a colpire i sistemi di difesa aerea e hanno «neutralizzato» i tentativi pachistani di colpire «diversi obiettivi militari nell’India settentrionale e occidentale».
Avvenire

La speranza che sorprende

Corriere della Sera

Un missionario agostiniano riservato, mite e deciso

La Repubblica

“La pace disarmata e disarmante costruiamo ponti”

La Stampa

Leone, nome forte contro i potenti, un omaggio alla dottrina sociale

Avvenire

Il modello della “Diplomazia pastorale” su conflitti e tutela dei diritti umani

Il Fatto Quotidiano

1945: la vittoria dell’Europa (che se l’è già dimenticata)

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