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CORRIERE DELLA SERA: La risposta di Israele all'attacco dell'Iran è arrivata nel giorno del compleanno della Guida Suprema iraniana Khamenei, nato il 19 aprile del 1939. Lo stanno facendo notare diversi analisti sui social. Alcuni profili israeliani stanno scrivendo beffardamente: «Buon compleanno, Khamenei»

LA STAMPA: La ritorsione israeliana nei confronti di Teheran si è consumata nella notte con un attacco che ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell'Iran centrale. La base ospita da tempo la flotta aerea iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979.
Nella zona di Esfahan ci sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. Tuttavia, la televisione di stato iraniana ha descritto tutti i siti della zona come «completamente sicuri». L'Iran ha attivato la propria difesa aerea dopo le notizie di un'esplosione.

IL MESSAGGERO: La Bce va verso un taglio dei tassi di interesse a giugno. A confermarlo è anche il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta. «Sui tassi - ha detto Panetta, parlando con la stampa a Washington - è chiaro che da quanto emerso dalla riunione del consiglio direttivo e detto dalla presidente della Bce, la disinflazione sta avanzando e questo porterà a riconsiderare il livello della restrizione. E probabile che a giugno si possa portare qualche novità nel livello dei tassi, ovviamente nel senso che diventano meno restrittivi». Il percorso per arrivare a un processo di allentamento, ha aggiunto, «è ancora lungo ma la situazione sta migliorando, i prezzi stanno calando e noi ne prendiamo atto».

IL SOLE 24 ORE: Il mercato del petrolio sembra aver messo da parte il rischio geopolitico, per concentrarsi su indizi di rallentamento della domanda e su segnali tecnici intelligibili soprattutto ai fondi algoritmici. Così le quotazioni del barile continuano a indebolirsi. La discesa è proseguita anche ieri, nonostante il nuovo giro di vite sulle sanzioni contro il Venezuela, con cui gli Stati Uniti hanno interrotto la tregua che per sei mesi ha consentito al Paese di esportare greggio senza limitazioni.

DOMANI: L’Unione democratica croata (Hdz) del premier uscente Andrej Plenkovic ha ottenuto 61 seggi, mentre nel 2020 ne aveva vinti 66. A seguire c’è il Partito socialdemocratico (Sdp) di Zoran Milanovic con 42 seggi. Terzo il Movimento patriottico (destra nazionalista) che ha ottenuto 13 seggi. Per governare da soli ai partiti servirebbero 76 seggi. Il tasso di affluenza è stato del 60 per cento, contro il 46,9 del 2020.

AVVENIRE: Kinshasa «La situazione a Goma e dintorni sta peggiorando di giorno in giorno». La denuncia a Fides è del cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa che lancia l’allarme per la situazione del capoluogo del Nord Kivu nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Nella regione, dal 2021, i guerriglieri dell'M23 hanno infatti ripreso le armi conquistando diverse località. «Il governo ha distribuito ulteriori armi a diversi gruppi armati, come i Wazalendo e anche ad alcuni appartenenti alle Fdlr – Forze Democratiche di Liberazione del Ruanda, gruppo fondato agli inizi degli anni 2000 dai superstiti del vecchio regime hutu ruandese, ndr – nell’aspettativa che questi gruppi appoggiassero l’esercito contro l’avanzata dell’M23». Tutti questi gruppi, prosegue l’arcivescovo di Kinshasa, «sono ora ben armati ed è la popolazione che ne paga le conseguenze, generando il rischio di un’insicurezza generalizzata».

IL MESSAGGERO:  La barca deve avere lasciato le coste della Mauritania poco meno di tre mesi fa, qualche giorno dopo il 17 gennaio. Forse è partita da quella che chiamano la grande spiaggia dei pescatori, vicino alla capitale Nouakchott, di notte, come fanno quasi tutti. La direzione da tenere: il nord, verso le isole Canarie, verso la Spagna, l'Europa. Ma è stata aspirata dai venti e le correnti dell'Atlantico, trascinata in una deriva infinita. La piroga, affusolata, lunga dodici metri, una di quelle più povere, tutta in legno, senza alluminio, senza le pitture a colori vivaci che servono da amuleto contro le intemperie, ha perso le coste africane, non è riuscita a tenere puntata la prua verso nord e ha finito il suo naufragio a oltre 4.800 chilometri più a ovest, dall'altra parte dell'oceano, in Brasile. A bordo, solo morti. Nove cadaveri in avanzato stato di decomposizione.
Corriere della Sera

L’ex ministra degli Esteri israeliana: “Netanyahu deve dimettersi”

Il Manifesto

ONU, veto USA contro lo stato di Palestina

Il Sole 24 Ore

L’India al voto

La Stampa

L’Europa spaccata

Il Sole 24 Ore

UE, le basi per una mercato unico finanziario

La Repubblica

La normalità in un kebab

THE NEW YORK TIMES (USA): Israele colpisce l’Iran, ma la portata dell’attacco non è chiara. Alti funzionari iraniani hanno riferito di esplosioni notturne in una base militare vicino alla città di Isfahan. Israele aveva promesso rappresaglia per il primo attacco diretto dell’Iran al Paese. L’esercito israeliano ha colpito l’Iran nella notte del di venerdì, secondo due funzionari israeliani e tre iraniani, sembra essere la prima risposta militare di Israele all’attacco iraniano su Israele di cinque giorni fa. I funzionari iraniani hanno detto che un attacco aveva colpito una base aerea militare vicino alla città di Isfahan, nell’Iran centrale, all’inizio di venerdì.

THE JERUSALEM POST (ISRAELE): L’attacco dei droni a Isfahan aveva funzionato prima, ma è la mossa giusta ora? Se nessun sito nucleare venisse colpito, la risposta potrebbe essere vista come limitata dall’Iran e dall’Occidente. Se sono corretti i rapporti, secondo cui Israele ha usato droni per colpire gli schieramenti dell’aeronautica iraniana, siano essi droni iraniani, missili balistici, aerei o altro, a Isfahan, questo sarebbe uscito dallo scenario che aveva funzionato nel gennaio 2023. È anche possibile che siano stati usati missili a lungo raggio, anche se i rapporti iniziali indicano un attacco dall’interno dell’Iran, che sarebbe più coerente con gli attacchi dei droni.

ARAB NEWS (ARABIA SAUDITA): Gli Stati Uniti hanno ricevuto un preavviso sull’attacco di Israele contro l’Iran, ma non hanno sostenuto l’operazione o giocato un ruolo nella sua esecuzione, informano i media americani riferendosi a fonti. NBC e CNN, citando fonti che hanno familiarità con la questione e un funzionario USA, hanno detto che Israele aveva fornito a Washington la pre-notifica dell’attacco. Diverse televisioni hanno citato funzionari che confermano che un attacco aveva avuto luogo all’interno dell'Iran. La CNN cita un funzionario che afferma che l’obiettivo non era un impianto nucleare.

INDEPENDENT (GB): Per l’Occidente è un incubo nucleare, ma il conflitto Israele-Iran sta aiutando i loro leader ad aggrapparsi al potere. Jack Straw è stato il primo ministro degli esteri britannico a visitare l’Iran dopo la rivoluzione del 1979 ed è abituato a negoziare con i suoi leader. Spiega perché Netanyahu e Khamenei si stanno gettando l’un l’altro un’ancora di salvezza per restare al potere, e avverte che tutti potremmo pagarne un prezzo terribile.

ASHARQ AL-AWSAT (GB): I prezzi del petrolio sono saliti e le azioni sono affondate venerdì mentre si informa che esplosioni sono state udite in Iran e Siria, alimentando i timori di un’escalation della crisi in Medio Oriente. I rapporti hanno notato anche un’altra serie di dati che indicano che l’economia americana è in buona salute e che aumentano le preoccupazioni che la Federal Reserve eviterà di tagliare dei tassi di interesse quest’anno o addirittura li aumenterà di nuovo. I trader erano nervosi dopo il bombardamento di sabato da parte dell’Iran.

NIKKEI (GIAPPONE): I titoli asiatici cadono mentre la preoccupazione per il Medio Oriente spinge a vendere: indici Nikkei e KOSPI in calo del 3%. Lo yen si rafforza, le altre valute si indeboliscono. La media delle azioni giapponesi di riferimento venerdì mattina è scesa fino a 1.313,27 yen, o 3,4%, rispetto alla chiusura del giorno precedente. I trader hanno reagito alle notizie secondo le quali Israele stava colpendo l’Iran con dei missili. La tendenza al ribasso è iniziata durante la notte con i titoli high-tech negli Stati Uniti. Le vendite sono poi aumentate a Tokyo.

O GLOBO (Brasile): Al Consiglio di sicurezza gli Stati Uniti pongono il veto alla piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite. È stato l’unico Paese a votare contro la misura, sostenuta da altre 12 nazioni. L’ambasciatore palestinese ha detto che l’ingresso nelle Nazioni Unite “spianerà la strada alla pace”.

THE TIMES OF INDIA: Elezioni alla Lok Sabha 2024: code in molti stati, scontri sporadici in Bengala mentre inizia la fase 1 della più grande votazione del mondo. La prima fase del voto inizia oggi in 102 collegi elettorali in 21 stati e UTS (States and union territories) e 92 collegi elettorali nelle elezioni dell’assemblea di stato ad Arunachal e Sikkim. Le elezioni di Lok Sabha del 2024 si svolgeranno in sette fasi, a partire dal 19 aprile, seguite da fasi successive il 26 aprile, il 7 maggio, il 13 maggio, il 20 maggio, il 25 maggio e il 1 giugno. Il conteggio dei voti sarà fatto il 4 giugno.

IZVESTIA (RUSSIA): In India iniziano le elezioni parlamentari, le più grandi e forse le più costose della storia. Il favorito è considerato il partito al governo Bharatiya Janata parti, il cui leader è il primo ministro in carica Narendra Modi. Alla fine del voto, probabilmente rimarrà per un terzo mandato. Dopo le elezioni, i Paesi Occidentali possono rafforzare le relazioni con l’India come principale concorrente della Cina nella regione.

THE WASHINGTON TIMES (USA): Il presidente della Camera Mike Johnson spinge il pacchetto di aiuti esteri, sfidando le minacce alla sua leadership. Ha annunciato di voler far approvare un pacchetto di aiuti esteri da 95 miliardi di dollari, nonostante la ferma opposizione dei conservatori e la minaccia di estrometterlo da parte di un paio di intransigenti del partito repubblicano.

LE MONDE (FRANCIA): In Vaticano, gli influenti apostoli della pace: Papa Francesco non si accontenta di amministrare la vita religiosa dei cattolici. Basandosi su un potente apparato diplomatico, partecipa strettamente agli affari mondiali. Le sue priorità: rilanciare il dialogo tra i belligeranti di Gaza e Ucraina.

SOUTH CHINA MORNING POST (HONG KONG, CINA): Il principale diplomatico cinese Wang Yi promuoverà il progetto Belt and Road durante le visite in Indonesia, Cambogia e Papua Nuova Guinea. La Cina è uno dei principali partner commerciali e fonte di investimenti esteri per tutte e tre le nazioni. Il viaggio di Wang arriva mentre la Cina intensifica la sua diplomazia con le nazioni del Sud-Est asiatico su sfondo di una stretta competizione strategica con gli Stati Uniti nella regione Asia-Pacifico.

RENMIN RIBAO (CINA): Recenti rapporti suggeriscono che la partnership trilaterale per la sicurezza degli AUKUS tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti sta cercando di aggiungere nuovi membri: potrebbero iniziare negoziati formali sull’adesione con il Giappone. Nel 2021, gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Australia hanno annunciato listituzione della cosiddetta partnership trilaterale per la sicurezza, soprannominata “AUKUS”, nel tentativo di approfondire la cooperazione strategica in materia di sicurezza e difesa. Hanno anche annunciato un piano per dotare l’Australia di sottomarini a propulsione nucleare. Questa cooperazione comporta il trasferimento di una quantità significativa di uranio altamente arricchito di grado bellico da Stati nucleari ad uno Stato non nucleare, creando un serio rischio di proliferazione nucleare.

GLOBAL TIMES (CINA): Secondo quanto riferito, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta spingendo per triplicare le tariffe sull’acciaio e l’alluminio cinesi, un nuovo segno che Washington - ignorando le regole multilaterali dell’OMC, la pressione dell’inflazione interna e la stabilità della catena di approvvigionamento globale - sta prendendo di mira le industrie cinesi con il pretesto della “sovraccapacità”. La minaccia tariffaria di Biden si aggiunge ad una serie di tensioni commerciali in aumento tra Cina e Stati Uniti, e vanno in parallelo con i recenti progressi graduali in molti aspetti, militari, finanziari ed economici, che sono stati raggiunti tramite le intense interazioni dei due Paesi. Gli osservatori, pur minimizzando i rischi di un’altra guerra commerciale incombente, hanno previsto che le tensioni commerciali bilaterali potrebbero allargarsi in vista delle elezioni presidenziali americane di novembre, gettando una grande incertezza sul mantenimento della stabilizzazione nei legami bilaterali.

POLITICO (USA): La Cina è una minaccia per l’approvvigionamento di polvere da sparo in Europa. Pechino domina le forniture di un componente chiave per produrre la polvere necessaria per sparare proiettili e del metallo necessario per sottomarini e navi da guerra. L’Europa è troppo dipendente dalla Cina per produrre polvere da sparo da sola e rischia una crisi di approvvigionamento che potrebbe minacciare la sicurezza del continente, ha avvertito uno dei più importanti appaltatori della difesa dell’UE. In un’intervista a POLITICO, il CEO di Saab Micael Johansson ha invitato i governi a tagliare le regole ambientali per rendere più facile per le aziende diversificare le loro catene di approvvigionamento in componenti militari critici.

THE WALL STREET JOURNAL (USA): La Cina ordina ad Apple di rimuovere le popolari app di messaggistica. WhatsApp, Signal e Telegram sono tra le app tagliate dall’Apple store di iPhone per soddisfare la richiesta dei censori.

NEZAVISIMAYA GAZETA (RUSSIA): Non ci sarà una nuova valuta BRICS. Recentemente, i funzionari russi parlavano molto di creare una nuova valuta comune per i Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa, ecc.). Tuttavia, prima l’India e ora il Brasile si sono decisamente pronunciati per un altro percorso di integrazione finanziaria: non la creazione di una nuova unità monetaria, ma l’aumento della quota delle valute nazionali esistenti per servire il commercio tra di loro. Il ministero delle finanze russo e la Banca centrale hanno iniziato a parlare della creazione di un sistema di pagamento unificato per i Paesi BRICS.

LA NACION (ARGENTINA): Il governo ha chiesto alla NATO di accettare l’Argentina come “partner globale”. Nell'ultima tappa del suo tour europeo il ministro della difesa, Luis Petri, ha chiesto presso la sede della NATO di aderire all’alleanza militare del Nord Atlantico. L’idea del governo è di passare dal suo attuale status di alleato extra-NATO (acquisito nel 1998 da una decisione del Congresso degli Stati Uniti) a quello di “partner globale” della NATO, che solo la Colombia detiene nel continente. Il passo consentirebbe l’incorporazione di un addetto militare argentino nel quartier generale della NATO, per consentire lo scambio con i militari di altri Paesi. Ma si avverte che la Gran Bretagna, con la quale l’Argentina mantiene una disputa sulla sovranità delle Isole Malvine, fa parte della NATO e può bloccare qualsiasi progresso. Secondo fonti vicine al ministro, il legame con la NATO comprenderebbe quattro aree di interesse: operazioni di pace, sicurezza e sorveglianza e controllo del settore marittimo, miglioramento delle capacità informatiche e interoperabilità con il materiale NATO, tra cui lo scambio di informazioni.

LES ECHOS (FRANCIA): I Ventisette stanno lanciando un “New Deal” per la competitività. I leader adottano conclusioni ambiziose per indirizzare i risparmi degli europei verso l’innovazione, approfondire il mercato unico e creare un’unione dell’energia. Tutti questi temi si rifletteranno nell’agenda strategica del ciclo 2024-2029. “Una nuova cattedrale”: così Emmanuel Macron ha descritto il nuovo edificio normativo su cui i Ventisette hanno concordato, in particolare, di mobilitare i risparmi degli europei e indirizzarli verso l’innovazione. I capi di Stato e di governo chiedono un “Nuovo accordo sulla competitività” in grado di ripristinare la competitività dell’economia europea, e in particolare della sua industria, che deve fare i conti con i costi del lavoro e dell’energia più elevati del mondo. Attualmente, si stima che circa 300 miliardi di euro provenienti dall’Europa finanzieranno annualmente l’innovazione negli Stati Uniti, dove gli investitori trovano regole più chiare e meccanismi di finanziamento più avanzati.

THE WASHINGTON POST (USA): Il clan dei Kennedy, sostenendo Biden, impedirà a RFK Jr. di spegnere la loro fiamma. Stanno cercando di salvare ciò che rimane dell’eredità della famiglia.
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