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IL SOLE 24 ORE: L’ultima frattura di politica internazionale si consuma nel cuore dell’Europa. E riguarda la decisione della procura della Corte penale internazionale (Cpi) guidata da Karim Khan. La Francia sostiene gli arresti per il premier israeliano Netanyahu e per il ministro della Difesa Yoav Gallant, oltre che dei tre leader principali di Hamas Yaya Sinwar, Mohammed Deif e Ismail Haniyeh. Il ministero degli Esteri francese, in un comunicato, spiega così la sua decisione: «La Francia sostiene la Corte penale internazionale, la sua indipendenza e la lotta contro l’impunità in tutte le situazioni». Anche il Belgio ha dichiarato il proprio sostegno alla decisione della Cpi: « I crimini commessi a Gaza devono essere puniti ai massimi livelli indipendentemente da chi li commette». Sono queste le parole di Hadja Lahbib, ministro degli Esteri belga. La Spagna di Pedro Sánchez ha difeso così la Corte penale internazionale: «Il lavoro cruciale della Cpi deve svolgersi liberamente e senza interferenze», ha dichiarato il ministero degli Esteri spagnolo. Il partito di sinistra Sumar, che fa parte della coalizione di governo ed è guidato dalla vicepremier Yolanda Díaz, ha chiesto di«rompere le relazioni commerciali e politiche con Israele».

IL MESSAGGERO: Sicuramente Khan non si è posto l'obbiettivo di rafforzare la posizione di Netanyahu e del suo traballante governo, ma è esattamente quello che sembra aver ottenuto. Sempre più in difficoltà all'interno dello stesso gabinetto di guerra, dopo l'ultimatum del ministro Benny Gantz e le critiche del ministro della Difesa Yov Gallant, sottoposto alle crescenti pressioni internazionali per scongiurare le operazioni a Rafah, in difficoltà con l'alleato americano che non gli ha risparmiato critiche, Netanyahu si ritrova oggi circondato dalla solidarietà dei suoi oppositori interni e di molti attori internazionali.
La Knesset ha approvato a larghissima maggioranza una dichiarazione bipartisan in cui 106 parlamentari su 120 di quasi tutti i partiti (eccetto quelli arabi e i laburisti) respingono «lo scandaloso paragone del procuratore tra i leader israeliani e i capi di un'organizzazione terroristica» e definiscono il provvedimento «un crimine storico incancellabile e una chiara espressione di antisemitismo da respingere con repulsione». Tra i firmatari, l'acerrimo nemico Yair Lapid. E poi la stampa, che finora non gli aveva fatto grandi sconti. Anche negli Stati Uniti, la mossa di Khan ha sortito l'effetto di un riavvicinamento tra Biden e Netanyahu dopo le tensioni degli ultimi giorni, al punto che qualche indiscrezione di stampa arriva a parlare di un tacito via libera ad una contenuta operazione di terra a Rafah.

AVVENIRE: Dopo la stretta sull’emittente qatariota al-Jazeera, alla quale è stato vietato di trasmettere nel territorio israeliano e in Cisgiordania, le autorità dello Stato ebraico hanno sequestrato, per alcune ore, telecamera e attrezzature all’agenzia di stampa americana Associated Press accusandola di violare la nuova legge sulle emittenti straniere.
È stato così interrotto il live streaming rimasto attivo per mesi di una telecamera che da Sderot, nel sud di Israele, riprendeva il nord di Gaza. Sulla vicenda è intervenuta la Casa Bianca. E, dopo alcune ore, il governo di Tel Aviv ha autorizzato nuovamente le trasmissioni.

IL SOLE 24 ORE: L’Iran torna al voto il 28 giugno per l’elezione del suo nuovo presidente dopo la morte di Ebrahim Raisi, ucciso lo scorso 19 maggio dallo schianto del suo elicottero nel nord-ovest del Paese. La tornata avviene entro i 50 giorni dalla scomparsa del presidente, come prevede la legge iraniana, con un anno di anticipo rispetto a elezioni fissate nel 2025 e già proiettate a una seconda vittoria di Raisi: il leader ultra-conservatore che veniva ritenuto il successore naturale dell’Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema di Teheran , oggi 85enne. L’attesa è che la corsa elettorale si giochi su uno scontro interno alle ali più radicali della politica iraniana, prospettando le candidature di esponenti come l’attuale capo del Parlamento Mohammad Bagher Ghalibaf , l’ex negoziatore Ali Larijani o Mohammad Mokhber: il vice di Raisi ora salito alla carica nella veste di presidente pro tempore del Paese.
È già meno chiaro quale possa essere il grado di partecipazione effettiva alle urne, in un clima di tensione acuito da crisi economica e dalle ripercussioni delle proteste di piazza del 2022

IL MESSAGGERO: Prima al mondo. L'Unione europea batte tutti sul tempo e diventa la prima giurisdizione a dotarsi di regole precise per governare l'intelligenza artificiale (AI) e le sue implicazioni. E aspira, così, a fare da modello per il resto del pianeta. I 27 governi riuniti nel Consiglio Telecomunicazioni dell'Ue hanno approvato ieri a Bruxelles, all'unanimità e in via definitiva, l'AI Act, il regolamento che disciplina la nuova e dirompente tecnologia in tutte le sue fasi, dallo sviluppo all'immissione nel mercato fino all'utilizzo concreto, che la Commissione presieduta da Ursula von der Leyen aveva presentato nel 2021.

IL GIORNALE: Traghettare un intero arcipelago fuori dal caos in meno di 24 ore. Venti ore abbondanti di viaggio per restare in Nuova Caledonia una giornata soltanto. Emmanuel Macron è partito ieri sera per il Pacifico (…) per sostenere le forze dell’ordine, dare nuove direttive dopo il coprifuoco rivelatosi insufficiente a placare la rabbia dei rivoltosi arrivati nella capitale Numea (100 mila abitanti a 17mila km da Parigi) e provare infine a lanciare «una missione di dialogo e soprattutto di ricostruzione economica». Paiono però lontanissime le immagini dell’accoglienza riservata al presidente francese l’estate scorsa sull’isola Territorio d’Oltremare: fiori, collane e bandiere sono un ricordo. Come pure il terzo referendum che aveva decretato il no all’indipendenza, anche se con record di astensione (oltre il 56%).

AVVENIRE: Il governo spagnolo ha deciso di ritirare «definitivamente » l’ambasciatrice Maria Jesus Alonso dall'Argentina, dopo la crisi che lo oppone al nuovo presidente Javier Milei. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri: la disputa dopo che il leader di Buenos Aires, in visita nel Paese iberico per partecipare al convegno di Vox, ha definito il premier Pedro Sanchez «squallido» e «corrotta» sua moglie Begona Gomez. Milei, da parte sua, ha deciso di non ritirare il suo ambasciatore definendo la crisi con Madrid «assurda».
Corriere della Sera

Guerra in Ucraina: negoziare ora

The Washington Post / Il Foglio

I soldi dell'UE anti migranti

La Stampa

Karim Khan e l’illusione del giudizio universale

Corriere della Sera

Le ipotesi attorno alla morte di Raisi

Il Sole 24 Ore

Problemi per Modi dalla baraccopoli di Mumbai

La Repubblica

Le rotte del narcotraffico

THE WALL STREET JOURNAL (USA): Gli Stati Uniti hanno finalmente una strategia per competere con la Cina. Funzionerà? La strategia è uno sgabello a tre gambe composto da tariffe, restrizioni relative alla sicurezza e sussidi tecnologici. Le nuove tariffe annunciate dal presidente Biden la scorsa settimana non sono economicamente significative. Simbolicamente, sono enormi. Gli Stati Uniti non acquistano quasi veicoli elettrici, acciaio o semiconduttori - tutti obiettivi delle tariffe - dalla Cina. Ma, aggiungendo, piuttosto che annullare, le tariffe imposte nel 2018 dall’ex presidente Donald Trump, segnala che il disaccoppiamento tra le economie di Cina e Stati Uniti sta diventando irreversibile.

GLOBAL TIMES (CHINA): Il ministro degli esteri cinese Wang Yi ha chiesto ai membri dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai di mantenere la loro autonomia strategica, solidarietà e cooperazione e di non permettere mai alle forze esterne di trasformare la regione in un’arena di lotta geopolitica. Wang ha fatto le osservazioni in una riunione del Consiglio dei ministri degli affari esteri della SCO che si è tenuta martedì ad Astana, in Kazakistan. Wang ha detto che attualmente, poiché la situazione internazionale è turbolenta e mutevole, alcuni paesi stanno perseguendo l’egemonia e il potere, formando piccole cricche, stabilendo regole nascoste, impegnandosi in interferenze e soppressioni, “disaccoppiando e tagliando i legami” e persino assistendo le “tre forze” nella regione, con l’obiettivo di sopprimere l’autonomia strategica del “Sud globale” e bloccare il percorso di rivitalizzazione dei mercati emergenti e dei paesi in via di sviluppo. Le “tre forze” che Wang ha menzionato nelle sue osservazioni si riferiscono al terrorismo, al separatismo e all’estremismo religioso.

SOUTH CHINA MORNNG POST (HONG KONG, CINA): Il presidente cinese Xi Jinping dovrebbe incontrare il suo omologo russo Vladimir Putin in Kazakistan a luglio, ha detto il ministro degli esteri russo durante un incontro con il ministro degli esteri cinese. Sarà il secondo incontro tra i leader di Cina e Russia in circa due mesi, dopo che Xi ha ospitato Putin in una visita di stato in Cina, entrambi promettendo di espandere i legami politici, diplomatici, economici e militari in mezzo alla crescente pressione dell’Occidente. I ministri degli esteri Wang Yi e Sergey Lavrov hanno avuto colloqui a margine dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, hanno promesso di espandere i legami. Pechino e Mosca dovrebbero “mantenere la sicurezza e la stabilità nel comune vicinato cinese-russo”, afferma Wang.

THE ASAHI SHIMBUN (GIAPPONE): Xi dovrebbe ripensare la sua politica aggressiva e inflessibile nei confronti di Taiwan. Le tensioni perenni tra Taiwan e Cina, che sono molto rischiose per la sicurezza, potrebbero influenzare in modo significativo la pace e la prosperità non solo in Asia ma anche in tutto il mondo.

THE WASHINGTON TIMES (USA): I leader tecnologici giurano fedeltà all’America nella lotta con la Cina: “La neutralità della Silicon Valley è finita”. Gran parte dell’industria tecnologica americana si sta allineando con il governo federale per sviluppare una risposta globale degli Stati Uniti alla fusione militare-civile della Cina, una politica che ha costretto alla cooperazione le imprese e il governo comunista di Pechino.

ASHARQ AL-AWSAT (GB): Il ministro delle finanze saudita Mohammed Al-Jadaan ha affermato che la Cina è un partner nella trasformazione economica in corso in Arabia Saudita nell’ambito di Vision 2030, indicando numerose opportunità di crescita e cooperazione. Al-Jadaan e il suo omologo cinese Lan Fo’an hanno presieduto la terza riunione della sottocommissione finanziaria del Comitato misto di alto livello saudita-cinese, che si è tenuta a Pechino. I partecipanti hanno discusso molti argomenti, tra cui condizioni e politiche macroeconomiche, oltre alla cooperazione bilaterale e multilaterale tra il Regno e la Cina. Al-Jadaan ha osservato che la Cina è diventata un partner importante per la trasformazione economica del Regno.

THE TIMES OF ISRAEL: Gli Stati Uniti dimostrano uno soddisfazione iniziale per le modifiche ai piani militari israeliani per Rafah. Un alto funzionario di Biden suggerisce che le operazioni aggiornate dell’IDF aggiungano pressione su Hamas, possano aiutare a far rivivere i colloqui sul tema degli ostaggi, e afferma che il nodo dell’accordo quasi definitivo avanzato dai sauditi “è molto nel nostro interesse”. “È giusto dire che gli israeliani hanno aggiornato i loro piani. Hanno incorporato molte delle preoccupazioni che abbiamo espresso”, ha detto il funzionario, escludendo durante un briefing con i giornalisti che sarò dato subito il via libera all’offensiva dell’IDF.

KOMMERSANT (RUSSIA): I combattimenti nella striscia di Gaza sono stati una delle principali sfide elettorali per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e potrebbero costargli la rielezione. Come ha mostrato l’ultima misurazione del sentimento degli elettori, il sostegno alla politica di Biden nei confronti di Israele è sceso a un minimo storico. Anche tra l’elettorato democratico il dirigente americano trova sempre meno comprensione su questa questione di politica estera. Sia i tentativi di sostenere Israele che di fare pressione su Israele portano allo stesso risultato: una diminuzione della popolarità del presidente degli Stati Uniti.

L’ORIENT - LE JOUR (LIBANO): Con le spalle al muro, Netanyahu affronta la frustrazione del suo gabinetto di guerra. Di fronte alle crescenti pressioni interne e internazionali, il Primo Ministro israeliano potrebbe cambiare leggermente rotta. Il gabinetto di guerra israeliano imploderà definitivamente? Per più di sette mesi, Benjamin Netanyahu non è mai stato messo in discussione, fino ad ora, dai due membri che siedono al suo fianco nel governo di emergenza istituito a ottobre.

AL-AHRAM (EGITTO): L’impegno dell’Egitto nei confronti dei suoi obblighi e trattati internazionali non gli impedisce di proteggere la sua sicurezza nazionale e di difendere i diritti storici del popolo palestinese, ha detto una fonte di alto livello al canale televisivo Al-Qahera News martedì. Fin dall’inizio la posizione del Cairo sull’aggressione israeliana a Gaza è stata ferma, ha aggiunto la fonte, sottolineando che l’Egitto ha messo in guardia Israele sulle conseguenze dell’escalation nella Striscia di Gaza. Inoltre, la fonte ha affermato che le affermazioni dei media israeliani su qualsiasi forma di coordinamento con Israele riguardo alla sua operazione militare nella città palestinese di Rafah sono false, affermando che l’Egitto ha respinto tale coordinamento.

INDEPENDENT (GB): La Russia inizia esercitazioni nucleari in risposta a “dichiarazioni provocatorie”. E’ la prima volta che la Russia annuncia pubblicamente esercitazioni che coinvolgono armi nucleari tattiche. Le esercitazioni sono state annunciate dalle autorità russe questo mese in risposta alle osservazioni di alti funzionari occidentali sulla possibilità di un coinvolgimento più profondo nella guerra in Ucraina. Secondo la dichiarazione del ministero della difesa, la prima fase delle nuove esercitazioni prevedeva “una formazione pratica nella preparazione e nell’uso di armi nucleari non strategiche”, compresi i missili Kinzhal e Iskander con capacità nucleare.

LES ECHOS (FRANCIA): Martedì 21 maggio Ursula von der Leyen ha partecipato a un dibattito elettorale a Bruxelles in qualità di leader dei conservatori del PPE, contro diversi suoi rivali, ma a un certo punto è tornata a parlare del suo ruolo di Presidente della Commissione europea. Mentre i due moderatori del Financial Times e dell'Istituto Bruegel avevano portato la discussione nel campo della sicurezza economica e degli strumenti di difesa commerciale, Ursula von der Leyen ha indicato che l'UE imporrebbe dazi doganali “più mirati” sui veicoli elettrici cinesi rispetto a quelli imposti dagli Stati Uniti, se fossero dimostrati aiuti di Stato illegali da parte di Pechino.

POLITICO (USA): Paura e violenza rovinano la campagna elettorale di Macron. Il presidente francese vuole lanciare un messaggio pro-europeo, ma gli omicidi di adolescenti, le sparatorie e le proteste mortali hanno alimentato l'estrema destra. Emmanuel Macron sta affrontando una tempesta perfetta. Nelle ultime settimane, uccisioni di adolescenti su adolescenti, sparatorie legate alla droga, l'aggravarsi della minaccia terroristica e proteste nel territorio d’oltremare della Nuova Caledonia hanno dominato l’etere, mettendo in difficoltà il presidente francese e la sua campagna elettorale per le elezioni europee. Macron sta cercando di convincere gli elettori a sostenere la sua visione pro-UE per un blocco forte con la Francia al centro. Ma sta già rincorrendo il Rassamblement National di estrema destra di Marine Le Pen che consolida il suo sostanziale vantaggio sul partito di Macron nei sondaggi. Ora, il susseguirsi di titoli sui timori per la sicurezza ha fatto deragliare ulteriormente la strategia di Macron, mentre si avvicina l'elezione del Parlamento europeo del 9 giugno.

LE MONDE (FRANCIA): A Teheran, decine di migliaia di iraniani si sono riuniti per i funerali dell’ultraconservatore Ebrahim Raisi. I residenti di Teheran hanno ricevuto messaggi sui loro telefoni che li invitavano a “partecipare al funerale del martire”. La Guida Suprema della Repubblica Islamica, l’ayatollah Ali Khamenei, guiderà la preghiera alla cerimonia di addio.

THE NEW YORK TIMES (USA): L’uso da parte dell’Iran della guerra per procura probabilmente persisterà, dicono gli esperti. La morte improvvisa del presidente Ebrahim Raisi non dovrebbe influenzare le azioni di gruppi come Hezbollah e Houthi, che sono vitali per il potere iraniano. Mentre l’incertezza circonda la successione politica in Iran dopo la morte del suo presidente e ministro degli esteri in un incidente di elicottero, gli analisti dicono che è improbabile che questo alteri la proiezione del potere del paese attraverso gruppi alleati pesantemente armati in Medio Oriente. Questi gruppi — Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen, molteplici milizie in Iraq e Hamas nei territori palestinesi — sono fondamentali per la capacità dell’Iran di esercitare un’influenza ben oltre i suoi confini, nonostante sia stato sottoposto per decenni a severe sanzioni economiche.

THE TIMES OF INDIA: Il culto della personalità della Corea del Nord sembra essere entrato in una nuova fase mettendo il ritratto di Kim Jong Un accanto a quello di suo nonno e suo padre, mostrandolo uno status simile a quello dei suoi due ex leader considerati come semidei in patria. Le foto rilasciate dai media ufficiali mercoledì hanno mostrato Kim che parla ai funzionari in un’aula della nuova scuola di formazione dei quadri centrali sotto i ritratti di se stesso, del fondatore dello stato Kim Il Sung e di suo padre Kim Jong Il. Kim Jong Un è al potere per una dozzina di anni, ma non ha organizzato alcuna festa per il suo compleanno, per non parlare di renderlo pubblico. Nel frattempo sembra che stia riadattando alcune delle celebrazioni per i suoi predecessori.

THE WASHINGTON POST (USA): Con il sostegno dell’Europa, le nazioni nordafricane spingono i migranti nel deserto. L’Europa ha sostenuto operazioni aggressive da parte dei governi del Nord Africa che portano all’abbandono dei migranti nel deserto. E’ quanto emerge da un’indagine congiunta.

IZVESTIA (RUSSIA): il prezzo del petrolio Brent potrebbe scendere sotto $80 al barile nel prossimo mese, dicono gli esperti. Dalla fine di aprile, il costo della materia prima è diminuito di $8, a $82 per barile. Le preoccupazioni degli attori sono legate al rallentamento della crescita delle economie dei paesi sviluppati, dicono gli analisti. Allo stesso tempo, il fattore politico è indebolito: il conflitto in Medio Oriente è entrato in una fase prolungata, che non dà un impulso significativo ai prezzi.

NIKKEI (GIAPPONE): Il Pakistan si muove per vendere la compagnia aerea nazionale Pakistan International Airlines (PIA) in un affare-test in vista di future privatizzazioni. Decine di imprese statali aspettano la vendita mentre il FMI chiede la fine dei sussidi statali.

THE ECONOMIC TIMES (INDIA): Una squadra antiterrorismo indiana aiuterà la Francia durante le Olimpiadi di Parigi. I funzionari che hanno familiarità con la questione hanno rivelato che l’India è pronta a offrire la sua esperienza in sicurezza alla Francia per i prossimi Giochi olimpici e paralimpici in programma a Parigi nel luglio 2024. È stato raggiunto un accordo per inviare una delegazione composta da esperti in antiterrorismo e sicurezza nazionale a Parigi prima dell’inizio del grande evento.
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